Operazione Soldi Reali: sequestrati beni per 7,5 milioni di euro a Santi Zappalà

Bagnara Calabra (Reggio Calabria). Non si arresta l’azione di contrasto ai patrimoni illecitamente accumulati disposta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria. Nella mattinata odierna, sotto la direzione della Direzione Distrettuale Antimafia, i finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria e i carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno sottoposto a sequestro denaro contante, titoli e assicurazioni, per un ammontare pari a  7,5 milioni di euro nei confronti del noto politico bagnarese Santi Zappalà. Con l’operazione odierna le Fiamme gialle ed i Carabinieri stringono il cerchio intorno alla figura di  Zappalà, aggredendo nel concreto l’imponente patrimonio finanziario del noto politico calabrese, risultato assolutamente sperequato ed incoerente con i redditi dichiarati dal medesimo e dal nucleo familiare convivente. Nel merito, si ricorda che nell’ambito della nota Operazione “Reale 3”, sono state intercettate plurime conversazioni a casa di Giuseppe Pelle tra lo stesso e Santi Zappalà. Più in particolare, emergeva come il politico bagnarese, nel periodo antecedente le consultazioni elettorali per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria, tenutesi il 28 e 29 marzo 2010, avesse intrattenuto rapporti con la famiglia mafiosa Pelle “Gambazza”, al fine di raggiungere un accordo politico-mafioso che garantisse l’elezione di Zappalà, come poi realmente avvenuto. Zappalà, per tali fatti, nello scorso mese di giugno, è stato condannato, in primo grado, dal Tribunale di Reggio Calabria, per il delitto di corruzione elettorale, aggravata dall’articolo 7 della Legge 203/1991, in relazione ai colloqui – avuti il giorno 27 febbraio 2010 – con il boss  Giuseppe Pelle, condannato nel medesimo procedimento penale per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa e corruzione elettorale. In tale contesto, quindi, la locale Direzione Distrettuale Antimafia ha delegato alla Guardia di Finanza l’esecuzione di più approfonditi accertamenti bancari, i quali hanno consentito di riscontrare il possesso, da parte del solo Zappalà, di un patrimonio bancario stimabile in circa 7.300.000 euro , a fronte di redditi dichiarati nell’ultimo decennio pari a circa 1 milione. Analoghi accertamenti sono stati estesi alla moglie convivente Francesca Parisi, alla figlia Carmela Zappalà, alla società “Fisiokinesiterapia Bagnarese S.r.l.” – operante nel settore delle attività “professionali paramediche indipendenti” – e “Ileca Charter s.a.s. di Zappalà Carmela” – esercente l’attività di “noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto” – riconducibili alla famiglia Zappalà, .

 

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