Reggio Calabria. Giuseppe Marino, consigliere comunale del Partito Democratico vicepresidente della medesima Assemblea, interviene in merito alla relazione sui conti di Palazzo San Giorgio e compilata dagli ispettori del Ministero dell’Economie e delle Finanze
Il Consiglio Comunale è stato convocato per la seduta di domani, giovedì 20 ottobre, con all’ordine del giorno il riequilibrio di bilancio di previsione 2011. Ovviamente, alla luce di quanto emerso dalla relazione degli ispettori ministeriali, credo che il tema all’ordine del giorno, già fortemente inficiato dalla mancata approvazione del consuntivo 2010, debba essere radicalmente rivisitato al fine di avviare una seria e profonda operazione di risanamento, adeguando, ovviamente, tutti gli atti amministrativi e contabili ad una nuova stagione di trasparenza e verità. Mi auguro che l’esecutivo e tutta la maggioranza di centro-destra abbiano finalmente un sussulto di responsabilità e prendano atto del disastro provocato in questi anni dagli inventori della formula “modello Reggio” che, a parte le suggestioni mediatiche, hanno istituzionalizzato un sistema di governo abbastanza disinvolto, finalizzato ad allargare il consenso attraverso privilegi, illegittimità, consulenze, spese dissennate, che oggi rappresentano un pesante fardello. Confido che l’Amministrazione comunale eviti di far pagare questo conto ai cittadini attraverso la lievitazione dei tributi locali e indichi, nel più breve tempo possibile, una prospettiva capace di evitare la dichiarazione di dissesto e, quindi, la ulteriore penalizzazione della città. Per far ciò, è necessario che il Sindaco, anziché esercitarsi in patetiche arrampicate sugli specchi ed evitando il ricorso ad ulteriori consulenze, di cui non si avverte proprio il bisogno, abbia l’umiltà di riconoscere la grave ipoteca che incombe sul Comune di Reggio e, contestualmente, la consapevolezza che da tale situazione si può uscire, non arroccandosi in atteggiamenti arroganti e presuntuosi, ma coinvolgendo l’intero Consiglio Comunale e tutte le forze sane della città in un nuovo percorso di ricostruzione etica, amministrativa e gestionale della cosa pubblica.