Reggio Calabria. La situazione economico-amministrativa del Comune di Reggio Calabria è stata oggetto di una conferenza stampa convocata dall’Italia dei Valori. Ad introdurre i lavori il commissario regionale IdV, Enzo Tromba, con una disamina durissima sulla situazione che attraversa la città dello Stretto. “Al di là dell’entità del buco di bilancio, il dato è inconfutabile, assistiamo ad un disastro economico, etico e morale della città. Gli amministratori hanno tradito il patto con i cittadini nel governare la cosa pubblica. Bisogna lavorare per l’interesse della città, poiché se il sistema è in default si assisterà al proliferare della criminalità organizzata”. A seguire è intervenuto il segretario provinciale dipietrista, Antonio Marrapodi, che ha sottolineato: “Bisogna smettere di parlare del modello Reggio, un sistema affaristico atto a veicolare il consenso basato su una sorta di sistema di prebende, a tutto ciò non serve l’indignazione, serve dare risposte e misure concrete d’intervento”. Ad offrire un’analisi dall’interno dell’istituzione è stato il consigliere comunale IdV, Aldo De Caridi: “La città è allo sbando, non presenta progetti di crescita-occupazionali e la situazione presenta segni di inadempienza e responsabilità diffusa”. Una mattinata incandescente per De Caridi chiamato ad affrontare in aula il riequilibro di bilancio. “Il riequilibro di bilancio arriva in Consiglio dopo essere passato da una Commissione che formalmente non è stata convocata, visto che a guardare le carte (De Caridi ha la convocazione in mano), la seduta era convocata nei giorni del 17,18 e 20 ottobre, ma si è tenuta invece il 19 dello stesso mese e per di più con il numero legale per approvare il punto all’ordine del giorno, garantito tra l’altro dall’opposizione stessa”. Duro il tono usato dal consigliere e commissario regionale IdV, Giuseppe Giordano, “E’ necessario portare nella politica l’etica della responsabilità, il quadro certificato dal Ministero attesta la fine del modello Reggio. Ad Arena noi chiediamo uno scatto d’orgoglio, prendere le distanze da un certo sistema e rimuovere assessori e funzionari. Attuare azioni correttive per ridurre il debito. A snocciolare i dati -continua Giordano – si scopre, anche, che questa Amministrazione ha fatto ricorso allo strumento dell’anticipazione di cassa, elemento straordinario che è diventato ordinario dagli uomini di palazzo San Giorgio che hanno anche stabilito un record nel ricorso ad incarichi di dirigente esterno. La situazione – conclude Giordano- necessita di misure correttive che di certo non possono avvenire con la vendita del patrimonio immobiliare ma che invece deve produrre risorse per investimenti e la crescita della città e non può servire alla copertura dei debiti pregressi. Italia dei valori ha gia attivato, per tutelare l’interesse dei cittadini, azioni parlamentari e regionali che fare luce su una delle pagine più scure della città, pertanto ci costituiremo parte civile nelle sedi opportune affinché a pagare non siano i cittadini ma chi ha delle responsabilità in merito”.