Reggio Calabria. Segue una nota di Carmelo Bellinvia, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Bianchi-Melacrino-Morelli, di Reggio Calabria.
“Al fine di evitare diffusione di notizie imprecise che possano procurare ingiustificato allarme sociale si ritiene opportuno diffondere agli organi di informazione il seguente comunicato. In seguito ad esposizione occupazionale a paziente con TBC bacillifera (contagiosa) tutto il personale dell’Unità Operativa di Malattie Infettive è stato sottoposto, come da protocollo, a screening straordinario per infezione tubercolare attraverso cutireazione di Mantoux, ed, in caso di positività, ad indagine radiologica (la cutireazione positiva è espressione di avvenuto contatto, ma non di malattia, con il microrganismo responsabile dalla tubercolosi, anche se non permette di datare il periodo di tale contatto). Gli operatori risultati cutipositivi, sono stati sottoposti ad indagine radiologica; tale indagine è risultata negativa e pertanto, come da protocollo, è stata consigliata profilassi antibiotica; tale stato non controindicava il proseguimento della normale attività lavorativa in quanto non configurava rischi né per i pazienti né per gli operatori stessi. Due operatori, risultati cutipositivi e pertanto sottoposti a indagini radiologiche, hanno presentato quadri di possibile esposizione al micobatterio della tubercolosi, senza evidenziare, peraltro, caratteri di severa attività; in conseguenza di ciò, i due operatori sono stati sottoposti ad ulteriori e più approfondite indagini che hanno escluso forme bacillifere (ossia contagiose per le altre persone); ciò nonostante, a tutela degli stessi e dell’ambiente di lavoro, per tali operatori veniva disposto riposo e cura domiciliare. Non esiste, pertanto, nessun allarme né per la comunità in generale né per l’ambiente ospedaliero nella sua complessità (pazienti, operatori sanitari, visitatori, volontari, familiari, ecc.); l’attuale episodio, peraltro non infrequente negli ambiti assistenziali ospedalieri, è costantemente ed attentamente monitorato dagli organi aziendali preposti”.