Ridotta l’erogazione di acqua a Sant’Ilario Marina. Il sindaco Brizzi: “Intimidazione di Sorical. Il Prefetto intervenga per impedire che la situazione degeneri”

Sant’Ilario dello Ionio (Reggio Calabria). Sembrava si fosse giunti ad un accordo, il 5 ottobre scorso, in relazione alla vertenza tra il Comune di Sant’Ilario dello Ionio e la So.Ri.Cal., affidataria della gestione del servizio di erogazione di acqua potabile. Invece, da stamane, la zona della Marina di S. Ilario è di nuovo interessata da una netta diminuzione del flusso idrico. “Si tratta di un vero e proprio gesto intimidatorio da parte di So.Ri.Cal – dichiara il sindaco Pasquale Brizzi -. Un’azione illegittima e irresponsabile per cui abbiamo già interpellato Sua Eccellenza il Prefetto affinché intervenga al fine di prevenire eventuali situazioni di disordine e di insicurezza che il persistere di tali fatti potrebbe fare insorgere”. L’ente, a tutto il 31.12.2009, era debitore nei confronti della So.Ri.Cal della somma complessiva di circa 440.000 euro; nell’ultimo anno si è proceduto al pagamento di una somma complessiva di circa 270.000 euro. La situazione debitoria, quindi, al secondo trimestre 2011, è pari a circa 250.000 euro. “Nonostante l’incontro delle scorse settimane con il presidente della So.Ri.Cal e il relativo accordo raggiunto, con l’impegno di rateizzare il debito, oltre alla firma di una nuova convenzione, come richiesto dalla società stessa, stamane è stato deliberatamente ridotto il livello di acqua erogato» continua Brizzi. Da alcune ore, gruppi di cittadini e di amministratori, con il sindaco in testa, presidiano gli acquedotti di Sant’Ilario centro e della frazione “Petti”, per impedire fisicamente la riduzione negli altri due punti di erogazione, e hanno già bloccato alcuni dipendenti della So.Ri.Cal. giunti a ridurre il flusso di acqua del serbatoio di S. Ilario centro. “Inutile ribadire quanto siano spericolate queste azioni – conclude Brizzi -. Situazioni del genere hanno immediati riflessi sanitari e sull’ordine pubblico. Chiediamo perciò che il Prefetto intervenga al più presto per impedire che la situazione degeneri”.

 

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