Reggio Calabria. E’ di due morti il bilancio del gravissimo tamponamento a catena avvenuto questa sera, intorno alle ore 21.30, sull’A3 poco prima dello svincolo di Gallico sulla corsia nord. L’incidente è stato causato da una fitta coltre di fumo che ha investito la sede autostradale, tutta colpa di qualcuno che ha appiccato un fuoco per smaltire materiale vario nella zona sottostante l’autostrada. Un muro di fumo che ha causato il tamponamento, nel quale sono rimaste coinvolte una Alfa Romeo Mito e due Fiat Punto. Secondo le prime ricostruzioni della Polizia stradale la prima Fiat Punto avrebbe tamponato la Mito, poi sarebbe sopraggiunta la seconda Fiat Punto che avrebbe tamponato l’altra utilitaria della fabbrica torinese. Le due persone decedute sono entrambe di Villa San Giovanni, si tratta di Sandro Santoro, cinquantenne, e Giovanni De Donno, 59enne residente a Chivasso nel torinese, che erano a bordo della prima Fiat Punto, il cui conducente invece è rimasto ferito. Il primo uomo è morto sul colpo, mentre De Donno, trasportato agli Ospedali Riuniti su un’ambulanza del 118, è giunto cadavere al nosocomio, dove in sala rianimazione i sanitari non hanno potuto che constatarne il decesso. Lievi ferite per una giovane che era alla guida della seconda Fiat Punto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando provinciale, che hanno estratto il corpo di Santoro, rimasto incastrato nelle lamiere, e gli agenti della Polizia Stradale della Sezione di Villa San Giovanni, diretti sul posto dall’ispettore capo Vincenzo Moscato. La Polizia Stradale ha sottoposto a sequestro le tre autovetture coinvolte, mentre le salme delle due vittime sono adesso nella camera mortuaria degli Ospedali Riuniti, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di turno, il dr. Miceli. L’autostrada è bloccata per permettere, dopo le operazioni di soccorso, i rilievi della Polizia Stradale.
Fabio Papalia