Dimissioni Musi. Neri (PD): “Fino ai congressi il partito sia gestito dagli eletti”

Reggio Calabria. Le dimissioni del Commissario regionale del Partito Democratico, senatore Adriano Musi sono state, a mio parere, una scelta obbligata dettata da un grande senso di responsabilità a fronte di una situazione del partito che in Calabria era diventata ingestibile”. E’ quanto afferma il consigliere provinciale PD Giuseppe Neri che davanti alla necessità, come peraltro ha spiegato lo stesso Musi da dimissionario, di “non vanificare l’unità di intenti registratasi per realizzare i congressi locali”, ritiene che sia giunto il momento per gli iscritti una assunzione di responsabilità “per non perdere l’occasione irripetibile che ci è stata affidata – spiega Neri – per gestire questa importante e delicata fase di transizione del partito in Calabria”. “La mia idea – suggerisce – sarebbe quella di dar vita immediatamente ad una speciale Commissione regionale, affiancata da cinque Commissioni provinciali, chiamate insieme a gestire il partito fino alla celebrazione dei congressi. Dovrebbero essere, però – spiega ancora il consigliere provinciale del PD– organismi molto “snelli”, formati esclusivamente dagli eletti dei vari territori”. Una proposta che avrebbe alla base due motivi – argomenta Neri – il primo è che in assenza di organi dirigenti, gli unici soggetti legittimati a rappresentare veramente il Partito Democratico nei vari territori, sono solamente gli eletti, nelle varie assemblee elettive locali: Consiglio provinciale, comunale e regionale”. “Il secondo – prosegue l’esponente provinciale PD – riguarda invece la necessità di evitare il rischio che in questa fase le segreterie romane, sulla base di logiche correntizie, ormai anacronistiche e fallimentari e del tutto estranee alla realtà locale impongano nomi diversi che difficilmente potrebbero proseguire un percorso che un Commissario appena dimessosi ha ritenuto più giusto affidare alla gestione locale”. “A mio parere è questa – conclude Giuseppe Neri – la sola ed unica strada percorribile per costruire un partito serio e rispondente alla volontà degli iscritti e dei cittadini che idealmente vi si ritrovano. L’ha indicata, inoltre, lo stesso Musi che con le sue dimissioni ha deciso di scuotere i democratici calabresi responsabilizzandoli per far diventare autorevole e vincente il Partito Democratico in Calabria”.

 

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