Palmi (Reggio Calabria). E.P. ed E.M., ex direttori generali, rispettivamente, di Banca Antonveneta e Banca Nazionale del Lavoro, sono stati rinviati a giudizio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palmi, Vincenzo Ramondino. I due sono accusati del reato di usura ai danni dell’imprenditore Antonino De Masi. Siederanno sul banco degli imputati anche i dirigenti di Bnl, D.C., M.G., O.M. e R.S..
Il gip ha stabilito l’incompetenza territoriale del Tribunale di Palmi in merito alle posizioni di altre cinque persone indagate: P.C.L., V.T., A.M.P., M.A. e R.M., in passato direttori generali e dirigenti di Banca di Roma. Gli atti sono stati così inoltrati alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, in quanto la gestione dei rapporti bancari avveniva nella sede reggina della banca. A denunciare i dirigenti degli istituti di credito è stato lo stesso De Masi, per il quale i tassi d’interesse adottati sulle somme erogategli erano usurari.