Brescia. Sono Nicolas Viola e Antonino Ragusa a illuminare il Rigamonti, in un secondo tempo avaro di emozioni, almeno per buona parte. Tema tattico sugli stessi binari dei primi 45 minuti, ovvero, Brescia a tener palla e cercare il pertugio giusto per rimettere in parità il match, Reggina arroccata nella propria metà campo, attenta a non commettere errori e proporsi negli spazi liberi lasciati dai padroni di casa. Niente da fare per il Brescia: si scopre più che nel primo tempo e gli amaranto alleggeriscono la pressione giocando di rimessa. Poche occasioni da gol per gli amaranto, non c’è da illudersi. Ma il pragmatismo di Breda ha pagato anche oggi. Il raddoppio è arrivato al 59′, con Nicolas Viola bravo a regolare angolo e forza del suo sinistro, con l’equazione che ha restituito una palla nel sette alla destra di Leali. Due a zero e batosta sul morale del Brescia. Poco prima, al 48′ era stato Ragusa, in una delle sortite offensive della ripresa, su imbeccata di Ceravolo, a lottare con Magli e battere in diagonale da posizione defilata: palla a fil di palo che si spegne sul fondo, ma avvisaglie di una Reggina che c’è.
Sforzi del Brescia vani, con il possesso palla e una circolazione lenta che non hanno creato grandi problemi alla difesa reggina. A tratti, pressione più convinta, che ha prodotto come massimo risultato solo una lunga teoria di corner per i bianco azzurri. C’è tempo per raccontare anche l’impronta di Bonazzoli, entrato al posto di Ceravolo al 76′ e bravo a farsi vedere in area con un colpo di testa un minuto più tardi. Che fosse giornata proprio no per il Brescia, lo si è capito al 84′. Confusione in area, da un rimpallo nasce il calcio di rigore per fallo di Colombo su Ramos. Nel tentativo di spazzare fuori area, il difensore della Reggina trova prima la gamba del giocatore del Brescia anziché la palla. Budel dal dischetto, cambia angolo rispetto a Feczesin nel primo tempo, ma il risultato e il medesimo: Kovacsik si allunga, indovina l’angolo e rimanda le speranze di rimonta bresciane nel cassetto dei desideri. Dopo il rigore sbagliato, infierisce la Reggina. Con il parziale che va sul 3 a 0 grazie a Ragusa, involatosi al 88′ nella metà campo bresciana sguarnita. Ragusa-Leali, un incontro faccia a faccia. Dribbling sul portiere, posizione che diventa più defilata, ma è bravo a trovare lo specchio (vuoto) della porta e scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori Ragusa. Risultato eccessivo il 3 a 0, perché è stata una Reggina cinica e opportunista, ma poco propositiva.
Primo tempo. Ha lasciato sfogare i padroni di casa per 40 minuti. Poi la Reggina ha azzannato la preda sfruttando l’occasione del rigore. Fallo di Leali, autore di un’uscita kamikaze su Ragusa. Nonostante gli estremi per l’espulsione, l’arbitro si limita ad ammonire il portiere del Brescia e concedere il penalty. Sul dischetto non sbaglia Ceravolo, a dispetto di quanto fatto dal collega di reparto Feczesin: palla nell’angolo basso alla sinistra di Leali, che intuisce ma non può far nulla. Reggina in vantaggio al 41′, che non è il premio per chissà quale grande prestazione messa in campo dagli amaranto, però nemmeno il Brescia ha incantato. Con la differenza che la Reggina, la sua chance l’ha saputa sfruttare; i padroni di casa no.
Primi 15′ con le rondinelle a fare la partita, ma sono ritmi blandi e il possesso palla resta sterile esercizio. Al 13′, un’entrata sopra le righe di Emerson su Juan Antonio fa indicare il dischetto del rigore all’arbitro. Feczesin contro Kovacsik, ed è l’estremo difensore amaranto ad avere la meglio. Oltre al calcio di rigore, i padroni di casa hanno fatto molto poco per impensierire la Reggina. Squadra attenta, attendista, abile a pungere e ripartire rapida, con l’occasione migliore – oltre al vantaggio – che è capitata subito in apertura, al 4′ quando Missiroli da fuori area ha messo a lato un destro insidioso. Due minuti più tardi era Rizzato a mettere pressione sulla fascia destra, cross al centro e Ragusa anticipato sotto porta. Prima visita bresciana dalle parti dell’estremo difensore amaranto al 9′, con il tiro da fuori di Vass deviato: palla che s’impenna e termina in angolo a pochi passi dal palo alla sinistra di Kovacsik.
Per assistere a un po’ di brio in più, si deve attendere il minuto 28′, con una fiammata del Brescia che dà vita a una ripartenza dell’undici di Breda. Azione conclusa da Nicolas Viola, che da fuori area non inquadra la porta. Tra i più positivi nel Brescia El Kaddouri, anche se ha la colpa di aver sprecato malamente solo davanti a Kovacsik al 23′, dopo una pregevole azione di Vass, indisturbato a centrocampo.
Fabiano Polimeni