Catanzaro. Il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Carlo Villani, ha ordinato il dissequestro di molte delle aziende sequestrate il 4 agosto nel contesto di un’indagine relativa ad un presunta evasione fiscale attuata da diversi imprenditori operanti nel comparto dello smaltimento dei rifiuti. Le sole imprese non inserite nella disposizione odierna della Procura della Repubblica catanzarese sono la “Enertech”, che si occupa della gestione della discarica di Alli, a Catanzaro; la “Gavioli SpA” e la “Magazzini generali”. A settembre erano già stati dissequestrati svariati conti correnti di cui sono intestatarie le aziende amministrate da Stefano Gavioli, coinvolto nelle indagini con altri sei soggetti. Sulla base di quanto ipotizzato dagli inquirenti, tre imprenditori avrebbero messo in atto un’evasione fiscale mediante una una serie di società strutturate come scatole cinesi, avendo così l’opportunità, sebbene fossero indebitate con l’Erario, di conseguire le risorse erogate dall’ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale in Calabria. Ad agosto furono posti sotto sequetro beni per un valore complessivo pari a 90 milioni di euro.
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