In attesa di rimettere le ruote in strada, è il mercato ad animare queste settimane di letargo per il ciclismo. Arriva la conferma (scontata) del bollino Pro Tour per la Bmc della maglia gialla 2011 Cadel Evans. E la prossima stagione sarà all’insegna di un organico galattico, proprio per quel team che appena un anno fa, al Giro d’Italia 2010 tante critiche raccolse per una formazione non all’altezza delle esigenze di Cadel Evans. Così, mano al portafoglio e due calibri da novanta come Philippe Gilbert e Thor Hushovd. Ma anche l’esperienza di Marco Pinotti, dalla ex Htc Highroad insieme al giovane Van Garderen, oltre a Steve Cummings dalla Sky.
Per le formazioni italiane, in casa Lampre Isd – che perde la sponsorizzazione della Ampo, legata direttamente ad Arrieta – il treno per Alessandro Petacchi si arricchisce di un altro vagoncino. E’ Davide Viganò l’uomo in più per le volate dello spezzino.
Respira aria di casa, a quanto pare, Danilo Di Luca per il quale si apre lo scenario Acqua & Sapone dopo il rientro in gruppo con la Katusha quest’anno. Niente di ufficiale ancora, mentre è nero su bianco l’accordo della formazione abruzzese con il calabrese Francesco Reda (ex Quick Step) e Francesco Ginanni, in arrivo dalla Androni Giocattoli.
Passando al ciclismo rosa, nessun problema per Giorgia Bronzini e la sua Diadora Pasta Zara. Dopo l’abbandono della Geox dopo appena un anno di attività, Diana Ziliute ha assicurato l’assoluta indipendenza della formazione femminile rispetto alla Geox Tmc, spazzando via i dubbi sul futuro della formazione che annovera la Bronzini, unico acuto ai mondiali di Copenhagen.
Passando al ciclismo pedalato, quantomeno in prospettiva, è di questa settimana l’analisi di Levi Leipheimer sull’edizione 2012 del Tour di California. Il più duro tra le edizioni (sette) finora corse, secondo il corridore americano, che sembra essere uno che se intende, visto che ha messo la firma nell’albo d’oro della corsa per ben tre volte. Due arrivi in salita consecutivi, con le vette di Big Bear Lake e Mount Baldy, sesta e settima tappa, quest’ultima decisiva per la generale a dire di Leipheimer.
Infine, capitolo doping. Dall’inchiesta di Mantova, per ora il Coni ha chiesto la squalifica per 4 anni di due direttori sportivi, Loris Tagliapietra e Mariano Piccoli, mentre 2 anni per tre giovani corridori: Andrea Menapace, Enrico Mantovani e Andrea Garardini. Due anni, poi, chiesti per Danilo Andrenacci, corridore della D’Angelo-Antenucci – Nippo trovato positivo all’Epo al termine del Trofeo Melinda lo scorso agosto.
fa.po.