Ferrovie della Calabria. Uiltrasporti: “D’ora in poi vigileremo su tutte le attività dell’azienda”

Reggio Calabria. Si è conclusa con la votazione di tutti i lavoratori la fase referendaria in Ferrovie della Calabria, che ha registrato la vittoria netta dei Sì col 90%, contro i No, 10%, alla proposta sindacale che prevedeva tra l’altro l’unicità aziendale. Una proposta scaturita dal sindacato, in quanto l’azienda proponeva lo spacchettamento tra ferro e gomma, come unica ricetta per la salvezza della stessa. Il sindacato, sin dal primo momento, non affatto convinto della proposta aziendale supportata da un bilancio dei costi squilibrato e presentato alle organizzazioni sindacali solo per giustificare una scelta in direzione dello spacchettamento, ha elaborato una proposta credibile che vede anche la rivisitazione parziale del salario di 2° livello ed una maggiore produttività. Lo stato di criticità in cui versano oramai da tempo le Ferrovie della Calabria a causa del mancato ripiano dei crediti pregressi da parte della Regione e del Ministero dei Trasporti, non ancora del tutto chiarito per il rimbalzo di responsabilità tra i due Enti sopra nominati, hanno creato nel tempo una situazione aziendale pre-fallimentare, alla quale i lavoratori e il sindacato hanno detto No. La Uiltrasporti, aveva da tempo respinto al mittente il pacchetto di smantellamento proposto dall’azienda per uscire dalla crisi, trovato inadeguato, inefficace e privo di ogni riscontro con la realtà. Solo il senso di responsabilità del sindacato e dei lavoratori ha consentito di trovare una soluzione percorribile conservando l’unicità aziendale che è la condizione principale, per avere sul territorio un’azienda intergrata e intermodale che possa rispondere alle esigenze dell’utente calabrese. D’ora in avanti però non sarà più come prima, anche per l’enorme peso che graverà sulle spalle dei lavoratori che sopporteranno un peso considerevole della crisi di FdC, per cui il sindacato e i lavoratori vigileranno sulle attività aziendali onde evitare il ripetersi di disattenzioni e deresponsabilizzazioni dei vertici che sono state, insieme ai mancati crediti riscossi, la causa principale del dissesto economico e finanziario della medesima azienda. La gestione dell’azienda deve essere improntata alla massima trasparenza ed a un nuovo metodo di gestione efficiente ed efficace. Infatti il metodo aziendale seguito fino a oggi è stato quello di addossare sempre la responsabilità dell’inefficienza ai lavoratori scaricando il tutto sul costo del lavoro, come se la gestione aziendale fosse indenne da responsabilità e cattiva amministrazione. La Uilt in questo periodo ha preferito lavorare sul progetto di risanamento piuttosto che stare sui giornali e sulla stampa quotidiana, e solo oggi a risultato avvenuto con il referendum, che è stato una vera vittoria per il sindacato e i lavoratori, afferma in modo netto e chiaro che non consentirà nessuna distrazione o abuso aziendale che dovesse mettere a rischio i sacrifici dei lavoratori e il posto di lavoro degli 800 dipendenti. Questa azienda appartiene ai cittadini calabresi anche perché viene finanziata con l denaro pubblico e quindi gli amministratori devono essere oculati e trasparenti nella gestione del patrimonio FdC , realtà unica nel mezzogiorno. Bisogna eliminare gli sprechi, ma bisogna pure eliminare una cattiva gestione che riviene da una concezione dell’azienda pubblica come se fosse terra di nessuno. In Calabria e nel meridione non possiamo consentirci di ridurre i livelli occupazionali e rinunciare al diritto della mobilità per migliaia e migliaia di cittadini, per questo motivo la scelta coraggiosa dei lavoratori che deve fare riflettere il contestato management che in questi anni ha governato l’azienda. La Uilt ha già lamentato come sia stato inopportuno, in un momento particolare come questo, l’intervento unilaterale dell’azienda teso a precostituire futuri aspetti organizzativi che potrebbero vanificare la riorganizzazione del settore Uffici. Per questo motivo la organizzazione sindacale ha diffidato l’azienda dall’intraprendere qualsiasi iniziativa nel merito che possa penalizzare, tra l’altro, equilibri territoriali precostituiti. E’ fondamentale infine per il rilancio dell’impresa nel mercato, che la Regione Calabria provveda a redigere gli strumenti di pianificazione del Trasporto pubblico locale, riconoscendo il ruolo e la funzione pubblica che FdC svolge su tutto il territorio calabrese. Solo in questo modo possiamo dare una prospettiva concreta ad un’azienda di TPL calabrese, ai suoi lavoratori, ai numerosi utenti che quotidianamente si servono di FdC.

Pino Bartolo – Segretario generale Uiltrasporti Calabria

Massimo Chiarella – Segretario regionale Uiltrasporti Calabria

 

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