Centri per l’Impiego. Il Comitato dei precari spera nel tavolo tecnico proposto dalla Regione

Reggio Calabria. Il comitato spontaneo dei 66 lavoratori precari presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Reggio Calabria, che ha aderito per affinità al Comitato Nazionale XXVII Ottobre, che nasce con l’obiettivo di tutelare a livello nazionale i diritti di tutti i vincitori ed idonei di pubblico concorso ancora in attesa di assunzione, apprezza l’impegno assunto all’unanimità, da parte del Consiglio Regionale del 7 ottobre, della mozione n° 53 con cui, pur premettendo di non voler “entrare nel merito delle decisioni della Provincia” si è proposto “l’invito alla creazione di un tavolo tecnico tra Regione, Provincia e sindacati per poter discutere della problematica”, in ragione della “preoccupazione” e “dell’attenzione” sull’argomento. In questa fase, in cui il comitato dei 66, da tempo ormai denuncia che il proprio diritto al lavoro ed al legittimo riconoscimento delle competenze acquisite sul campo sia stato leso dalla Provincia, che a Ferragosto ha indetto un nuovo bando per sostituirli, non si può che accogliere con favore e speranza  l’invito rivolto unanimemente dalla massima assise calabrese, alle istituzioni competenti ed alle forze sociali per avviare un confronto istituzionale tra “Provincia di Reggio Calabria, Regione Calabria e rappresentanze sindacali per affrontare la problematica”, in ragione di una sensibilità umana, prima che politico – sociale o legislativa. In questo momento estremamente delicato di inizio di un percorso “parallelo” di analisi politico – istituzionale della tematica, la “riservatezza” e la “ponderazione” dei modi di comunicazione, senza “pseudo accertamenti di paternità”, per evitare che in buona fede si creano “equivoci”, è d’obbligo, non fosse altro per il senso di responsabilità dimostrato dall’intera assemblea legislativa calabrese, che va riconosciuto unanimemente, tanto alla maggioranza quanto all’opposizione, nonché dalla “sensibilità dimostrata”, che auspichiamo si rinnovi, dell’assessore regionale al Lavoro Francescantonio Stillitani. La tecnica dell’indifferenza o dell’indolenza, o dell’iperformalismo, nonostante la nostra vicenda sia stata portata all’attenzione del Capo dello Stato, non è stata la strada giusta. La mozione n° 53 approvata il 7 ottobre testualmente premette, tra l’altro che “si è appreso da un missiva indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ed alle altre alte istituzioni nazionali e regionali che in un momento di grave crisi economica senza precedenti 66 dipendenti a tempo determinato presso i Centri per l’Impiego della Provincia di Reggio Calabria che prestano la loro opera qualificata, alcuni da otto anni, altri da cinque ed altri ancora da tre, per dare i servizi che i centri dell’Impiego devono fornire ai sensi del Decreto legislativo 23 dicembre 1997 n° 469 e Decreto legislativo n° 181/2000 e successive modifiche, dal 31 dicembre 2011 rischiano seriamente di perdere il proprio posto di lavoro e rimanere insieme alle proprie famiglie senza fonte di sostentamento”, pertanto il Consiglio Regionale all’unanimità ha invitato le istituzioni competenti e le forze sindacali ad avviare un percorso di confronto istituzionale tra “Provincia di Reggio Calabria, Regione Calabria e rappresentanze sindacali per affrontare la problematica”. Questa iniziativa politico – istituzionale di tutto il Consiglio Regionale è gradita proprio per l’alto senso di umanità che la pervade, prima ancora che per la sensibilità politico – sociale che esprime. Le istanze del comitato dei 66, per la tutela del diritto al lavoro degli impiegati vincitori di concorso per titoli ed esami del 2008, sono la proroga contrattuale fino a dicembre del 2013, data di scadenza dei piani provinciali a cui stanno già lavorando, finalizzata al “consolidamento graduale” delle loro posizioni lavorative, per come avvenuto nelle altre province calabresi (Cosenza, Catanzaro e Crotone), tenuto conto che, tra i fondi della Comunità Europea del Por Calabria, già per le annualità 2009 e 2010 vi sono ancora residui di oltre 700.000 euro non spesi. A fronte di queste richieste, il comitato dei 66 sostiene che la via del dialogo istituzionale tempestivo, efficace e fruttifero tra la Provincia e la Regione Calabria, deve essere coltivata e non deve essere vanificata considerato l’impegno politico al dialogo assunto all’unanimità dalla massima assise regionale e la disponibilità seria e concreta al confronto della Provincia manifestata nella persona del suo Presidente Giuseppe Raffa. Ciò posto – precisa il comitato dei 66 della Provincia di Reggio Calabria – proprio per l’apprezzamento delle recenti iniziative sopra descritte, nonché per evitare la frustrazione delle intenzioni del Legislatore nazionale, emerse nel corso della audizione informale del 22 settembre 2011 del “Comitato Nazionale XXVII ottobre vincitori ed idonei di concorsi pubblici non assunti”, davanti al Comitato Ristretto presso la XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, in occasione della discussione alla Camera dei Deputati di un testo unificato delle 3 proposte di legge C.4116,C.4366,C4455 in materia di concorsi nella pubblica amministrazione, presentate rispettivamente dagli Onorevoli Cesare Damiano (PD), Giuliano Cazzola (PdL) ed Antonio Di Pietro (IDV), si auspica un’ iniziativa di indirizzo – politico, unanime, di sensibilizzazione affinchè la normativa vigente (Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri 28/03/2011) venga interpretata “non restrittivamente”, bensì “secundum ratio legis” sulla base dei principi di efficienza,razionalità ed economicità dell’azione amministrativa ex art. 97 Cost.. La proroga di validità delle graduatorie dei concorsi pubblici al 31.12.2011, proprio al fine di evitare l’attivazione e gli oneri di nuove procedure concorsuali nasceva proprio per non vanificare i diritti e le posizioni meritevoli di tutela di oltre 100.000 vincitori di concorso ed idonei senza posto, in tutta Italia, nelle more di approvazione di un nuovo testo unico volto a tutelare “questo patrimonio tutto italiano” costituito dai vincitori di concorsi pubblici e/o idonei senza posto. A tale fine nella lettera rivolta al Comitato Nazionale XXVII Ottobre, al quale i lavoratori reggini esprimono piena adesione alle loro battaglie, si manifestava la richiesta di esporre più approfonditamente la questione anche per sollecitare l’intervento di moral suasion della più alta carica dello Stato, cui hanno già richiesto audizione.

Il comitato dei dipendenti a tempo determinato dei Centri per l’Impiego della provincia di Reggio Calabria

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