Reggio Calabria. A Reggio Calabria, come nel resto dei Comuni Italiani, in occasione dei referendum popolari del 12 e 13 giugno 2011, centinaia di persone (in prevalenza giovani disoccupati) hanno ottemperato con impegno e sacrificio a tutte le funzioni proprie del “Personale” addetto ai seggi elettorali. Reggio è una città che ha un altissimo tasso di disoccupazione e tanta fame di lavoro. Ogni occasione, giustamente, è utile per potere rispondere a questa enorme difficoltà. E’ il caso di migliaia di giovani, e non, che attendono le tornate elettorali o referendarie per guadagnare qualche soldo espletando le funzioni di scrutatore o di presidente di seggio. Funzioni molto importanti e delicate che nella nostra realtà, afflitta da una pesantissima disoccupazione, sono assimilate ad un lavoro vero e proprio, seppure di brevissima durata. Come è noto, i fondi finalizzati esclusivamente per pagare le prestazioni di queste persone sono trasferiti e messi a disposizione dei Comuni dal Ministero dell’Interno. Ebbene, nonostante le tante sollecitazioni fatte all’Amministrazione Comunale, anche attraverso gli organi di informazione, da parte di semplici cittadini, non si riesce a comprendere perché alla data odierna, vale a dire oltre 5 mesi dallo svolgimento delle operazione elettorali, non si sia proceduto al legittimo pagamento degli scrutatori e dei presidenti di seggio impegnati nei referendum. Considerato che in altri Comuni, dopo una settimana, erano disponibili in banca i mandati di pagamento, a Reggio Calabria l’Amministrazione Arena a tutt’oggi continua a tacere. Probabilmente, a Reggio Calabria, ancora una volta siamo di fronte all’ennesimo caso di utilizzo improprio di risorse pubbliche da parte dell’Amministrazione comunale che preferisce tappare qualche altra vecchia falla in attesa di qualche nuova entrata nelle casse comunali, ma così facendo continua a certificare la pesante situazione debitoria di Palazzo San Giorgio. Visto il contesto di grave crisi economica e sociale che stiamo attraversando e che in particolare la città di Reggio Calabria vive a causa dell’altissimo tasso di disoccupazione (non dimentichiamo che spesso, il “lavoro” di scrutatore o presidente di seggio per molte persone rappresenta una delle poche fonti di reddito e una seria boccata di ossigeno per le loro famiglie), crediamo sia inaccettabile ed irrispettoso verso i cittadini il comportamento tenuto da chi rappresenta l’Amministrazione comunale a Reggio Calabria. In ragione di tutto questo, chiediamo al sindaco Arena di procedere immediatamente al legittimo pagamento delle somme in questione.
Mimmo Penna – A Testa Alta – Reggio Calabria