Reggio Calabria). La giornata Mondiale del Diabete Mellito è designata ufficialmente dall’ONU come la giornata dedicata al Diabete quale strategia per la prevenzione del Diabete Mellito e delle sue complicanze croniche, tramite la promozione di campagne di informazione, educazione e prevenzione. Tutti gli Stati sono tenuti a rispettarla ed a promuovere iniziative politiche, sociali e sanitarie nazionali per la prevenzione e la terapia del diabete. In Italia la Giornata mondiale è sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio delle più alte istituzioni politiche, Croce Rossa Italiana, Federazione Italiana Giuoco Calcio, Diabete-Italia ed in particolare con la partecipazione sotto forma di volontariato di numerosissimi cittadini. Il Diabete Mellito è una malattia caratterizzata da concentrazione di glucosio nel sangue superiore alla norma – > 110 mg%; è una malattia cronica con la quale si deve convivere; è una malattia sociale perché ha una elevata incidenza nella popolazione generale, perché incide notevolmente sulla produzione di un Paese industrializzato, perché un paziente diabetico con complicanze (cecità – ictus ecc) costa alla società ed alla famiglia. In Italia ci sono tre milioni di diabetici di cui un milione non è diagnosticato. E’ una malattia determinata da fattori genetici predisponenti e scatenata da diversi fattori di rischio quali: cattive abitudini alimentari, obesità addominale, vita sedentaria aumento dei trigliceridi, della pressione arteriosa e bassi livelli di colesterolo HD. Infatti, quando tre o più di questi fattori di rischio sono presenti contemporaneamente in un soggetto si configura la sindrome metabolica e rappresentano fattori di rischio scatenanti per lo sviluppo del Diabete Mellito conclamato. L’obiettivo degli operatori sanitari, degli specialisti diabetologi, dei medici di Medicina Generale e delle persone affette dal Diabete Mellito è, secondo il modello della gestione integrata del paziente diabetico, quello di prevenire i fattori di rischio: è necessario, quindi, fare prevenzione. La prevenzione primaria si effettua attraverso campagne di informazione e di educazione per modificare lo stile di vita, le abitudini alimentari, combattere la vita sedentaria, l’obesità e promuovere l’attività fisica. La prevenzione del Diabete si effettua attraverso l’identificazione dei soggetti a rischio e la diagnosi precoce della malattia che può essere fatta tramite uno screening di massa o dei soggetti a rischio. Prevenzione significa diagnosi precoce che permette di individuare i soggetti che hanno il diabete ma non lo sanno e consente loro un immediato ed appropriato regime terapeutico impedendo la progressione della malattia e la comparsa delle complicanze croniche. E’ possibile e doveroso fare diagnosi precoce del Diabete Mellito. Dati allarmanti (forniti dalla OMS: 5% della popolazione Italiana; 140 milioni di diabetici in tutto il Mondo) ci impongono a sviluppare strategie capillari di informazione e di educazione su tutto il territorio, strategie che coinvolgono i mass-media, tutti gli ambienti di lavoro, l’ambiente scolastico, tutte le istituzioni sociali, politiche e sanitarie. E’ possibile ed è necessaria la diagnosi precoce per arginare quella che ormai è diventata una malattia epidemica ad evoluzione pandemia. E’ la sola malattia non infettiva a carattere epidemico. E’ importante conoscere, sapere che esiste il Diabete Mellito, che ognuno di noi può essere affetto, che basta un semplice esame del sangue per scoprirlo. Scoprirlo è il dovere degli operatori sanitari e un notevole vantaggio per il paziente perché consente di mettere in atto tutti i presidi terapeutici prima che il diabete si renda manifesto con le sue temibili complicanze altamente invalidanti ed impedire quindi che esso lasciato sconosciuto, indisturbato, faccia danni. Fare diagnosi precoce, individuare, scoprire, scovare quei soggetti che hanno il diabete e non sono a conoscenza, quei soggetti che hanno uno o più fattori di rischio a sviluppare la malattia, fare educazione ed informazione per promuovere la conoscenza del Diabete Mellito; fare screening di massa tramite l’esecuzione della glicemia con glucosimetro, divulgare materiale informativo è l’obiettivo della Giornata Mondiale del Diabete che il Centro di Diabetologia del Presidio Ospedaliero di Locri ha organizzato per il giorno 13 novembre a Bivongi, antico paese della Provincia di Reggio Calabria, a 270 metri sul livello del mare con 1500 abitanti. La scelta di Bivongi non è casuale ma, soprattutto in questo periodo di riordino dell’Aziends Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, ha lo scopo di significare che la distanza tra Territorio e Struttura Sanitaria Ospedaliera non esiste perché preservare, ridare lo stato di salute al cittadino o migliorare la qualità di vita è lo scopi principe della Sanità oltre ogni distanza, confine o limite.
Dottoressa Rita Bennici – Responsabile S.O.S. di Endocrinologia e Diabetologia – Presidio Ospedaliero di Locri