Africo (Reggio Calabria). Un immobile di undici vani, due immobili costituenti pertinenze, quattro terreni e un’autovettura, per un valore totale di circa 360.000 euro, sono stati sequestrati dai finanzieri della Tenenza di Bianco. I beni, che erano di proprietà di un imprenditore, già denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per violazione dell’articolo 4 del Decreto legislativo 74/2000 (Dichiarazione infedele), sono stati oggetto del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria, dottoressa Silvana Grasso, su richiesta del sostituto procuratore dottor Matteo Centini. Le indagini, scaturite da una verifica fiscale condotta nei confronti di un’impresa individuale di Africo, esercente l’attività di autotrasporto, hanno consentito di accertare redditi sottratti al fisco per un milione di euro ed un’imposta sul valore aggiunto evasa per 250 mila euro. Il sequestro è stato reso possibile dall’applicazione dell’articolo 321 del Codice di procedura penale che dà la possibilità all’autorità giudiziaria di sottoporre a sequestro preventivo (cioè durante le indagini preliminari) i beni che possono essere destinatari della misura della confisca all’esito del procedimento penale. La Legge finanziaria 2008 (L. 244/2007), infatti, al comma 143 dell’articolo 1 ha esteso l’applicazione della confisca per equivalente e del relativo sequestro preventivo anche ai reati tributari previsti dal Decreto Legislativo 74/2000 (con la sola eccezione dell’occultamento delle scritture contabili). All’insorgere di condotte evasive penalmente rilevanti, pertanto, il patrimonio personale del contribuente costituirà garanzia per l’effettivo pagamento delle imposte non versate e delle relative sanzioni contestate. L’importante risultato di servizio conseguito dalla Tenenza di Bianco testimonia, dunque, l’elevato livello di efficacia raggiunto dal Corpo nell’attività di contrasto all’evasione fiscale