Reggio Calabria. L’Italia non vuole recepire la direttiva UE che impone alle pubbliche amministrazioni di pagare i fornitori entro trenta giorni , pena l’applicazione di tassi di interessi capaci di ristorare le aziende per i ritardi . Il nostro paese tenta di ritardare l’obbligo comunitario , consapevole dell’impossibilità di rispettare i tempi previsti. La questione si pone in termini drammatici , naturalmente nel meridione . Infatti secondo le ultime statistiche nel mentre il resto del paese si confronta con pagamenti che avvengono in media entro i novanta giorni , nel sud i dati ci dicono che superano i sei mesi . L’impatto per l’economia privata che ha rapporti diretti o indiretti con la pubblica amministrazione è chiaramente devastante. Gli Enti Locali meridionali combattono con problemi di cassa , con i vincoli del patto di stabilità, con i problemi finanziari nazionali e anche in molti casi con scelte amministrative dissennate sganciate dai contesti normativi e dai vincoli di finanza pubblica. Molte volte i vincoli del patto di stabilità che bloccano le erogazioni , diventano un alibi per nascondere una bassa qualità della spesa e una discrezionalità amministrativa e contabile invadente ed anche una inefficienza di fondo. Faccio un esempio che riguarda la Regione Calabria . Il collegato alla legge di bilancio di previsione del febbraio 2010 , prevedeva un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 500.000 euro. Una somma non idonea certamente a risolvere i problemi del credito in Calabria , ma comunque importante. Bene quella somma non è stata erogata nel 2010 per i vincoli del patto di stabilità , non è stata erogata ancora nel 2011 sempre per gli stessi problemi, non so quando sarà erogata, certamente questi ritardi hanno un effetto negativo e sposta in avanti l’obiettivo che la legge voleva raggiungere . Ora è chiaro che non sono i vincoli finanziari ad impedire il pagamento , la norma in questo caso diventa un alibi, responsabili sono i dipartimenti interessati che nel corso dell’anno effettuano delle scelte molto spesso non frutto di strategie virtuose ma conseguenza di inefficienze , ritardi , incompetenze e discrezionalità incomprensibili. Servono, quindi sistemi coerenti , oggettivi ed automatici capaci di dare qualità alla spesa per renderla efficace che possono essere costruiti da scelte politiche ed amministrative virtuose.
Avv. Demetrio Battaglia
Consigliere Regionale PD