Reggio Calabria. Segue il testo integrale della richiesta d’incontro relativa alla vertenza che riguarda i dipendenti Acquereggine ed inoltrata da Giuseppe Carbone (Filctem-Cgil), Carmelo Mangiola (Femca-Cisl) e Giuseppe Rizzo (Uil Trasporti) al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.
Signor Presidente Onorevole Giuseppe Scopelliti, nell’ambito della vertenza dei dipendenti della Società Acquereggine S.c.p.A., a Lei nota, chiediamo un urgente incontro al fine di individuare una adeguata soluzione che garantisca i livelli occupazionali e la continuità del servizio di depurazione per i 40 Comuni dove il servizio in concessione scadrà, improrogabilmente, il 31 dicembre 2011. I punti sui quali vorremmo raggiungere un protocollo d’intesa sono di estrema importanza per i lavoratori che finora, nonostante la carenza di strumenti adeguati ed il ritardo nel pagamento degli stipendi, hanno con sacrificio e senso del dovere, garantito il servizio minimo essenziale. E’ indispensabile attivare, urgentemente, un tavolo di concertazione che, in attesa di una nuova regolamentazione sul ciclo integrato delle acque e, nello specifico, per il settore della depurazione, possa dare efficaci garanzie sulla retribuzione mensile dei lavoratori, sulle modalità attuative previste dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dalla clausola sociale per il diritto che questi lavoratori hanno di continuare a svolgere il proprio lavoro senza soluzione di continuità e senza dover subire gli effetti negativi di una cattiva gestione economico-amministrativa dei Comuni in difficoltà con i pagamenti relativi al servizio di depurazione, nonché del vuoto legislativo regionale in materia di regolamentazione del servizio. Ad ogni buon fine La informiamo che, abbiamo attivato le procedure di cui alla Legge 146/1990 ed 83/2000 ed in assenza di una Sua tempestiva convocazione prenderemo tutte le iniziative opportune per manifestare contro una gestione che non tiene conto di aspetti sociali importanti che incidono, notevolmente, sulla vita di circa 150 lavoratori e sulle loro famiglie, non di meno sui cittadini/utenti del servizio.