Reggio Calabria. I disturbi di apprendimento della lettura, scrittura, ortografia, calcolo e abilità logico-deduttive rappresentano uno dei problemi più frequenti che si incontrano nella pratica dell’ insegnamento, in grado, se non adeguatamente affrontati e risolti, di inficiare tutto il seguito del percorso formativo di un soggetto. La aumentata sensibilità e gli studi scientifici sul problema della dislessia in particolare, e più in generale dei disturbi specifici di apprendimento (DSA), negli ultimi anni hanno offerto importanti contributi di studio e sollecitato rinnovate attenzioni per strategie di insegnamento sempre più adeguate al bisogno educativo specifico. Di questo e di alta formazione si è discusso nella tre giorni del seminario nazionale organizzato brillantemente dal Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Reggio Calabria, su mandato dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria e svoltosi nel complesso residenziale di Santa Trada. Il Seminario ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica ed è stato patrocinato inoltre dal Segretariato Sociale della Rai, dall’Ordine degli Psicologi della Regione Calabria, dall’Ordine dei Medici della provincia di Reggio Calabria, dalla Regione e dalle cinque Province della Calabria, dai Comuni di Reggio, Scilla e Villa San Giovanni. Ai lavori hanno partecipato dirigenti scolastici, docenti curriculari e di sostegno della Regione Calabria, rappresentanti degli Uffici Scolastici di tutte le regioni d’Italia, rappresentanti di genitori disabili, esponenti delle Azienda sanitaria provinciale e del mondo universitario. Per la Calabria è stato un importante seminario di studio-ricerca su una tematica sociale su cui si sta molto concentrando l’attenzione del Ministero a causa dell’elevato numero di allievi con ‘Disturbi Specifici di Apprendimento’ Il convegno è, infatti, immediatamente successivo alla pubblicazione delle Linee Guida Nazionali relative ai Disturbi Specifici di Apprendimento. Durante i lavori, presieduti e conclusi dal Direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria,Francesco Mercurio,si sono confrontati, numerosi relatori ed esponenti del mondo universitario,della pubblica istruzione e dell’associazionismo. Tra i tanti, Alessandra Luci, presidente del comitato tecnici Associazione italiana dislessia; Rocco Zoccali, ordinario di psichiatria; Salvatore Nocera, presidente FSH; Armodio Lombardo, presidente Ordine psicologi Calabria; Mirella Gangeri, presidente AGEDI; Luigi D’Alonzo, presidente Sips; Luigi Chiappetta, dirigente del personale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricercsa; Giovanni Simioneschi e Raffaele Ciambrone, anch’essi del MIUR. Sei i gruppi di lavoro i cui esiti sono stati presentati a conclusione del seminario alla presenza di Pasquale Capo ,capo della segretaria particolare del ,inistro dell’Istruzione. L’ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, coerentemente con la Legge 170/2010 e con le linee guida del 12 luglio 2011, intende attivare un percorso formativo rivolto ai docenti di tutti gli ordini di scuola con moduli formativi comuni e moduli differenziati per ordine di scuola. La formazione intende evidenziare come la competenza sui disturbi specifici di apprendimento deve essere condivisa dall’intero corpo docente, in modo che la stesura del piano didattico differenziato previsto dalle Linee guida sia espressione dell’intero Consiglio di classe. La scuola ,inoltre, – si è detto- tratta la dislessia con pochi mezzi, spesso obsoleti, anche se la L. 170/2010 prevede strumenti tecnologici innovativi. La dislessia è un disordine del linguaggio in cui la capacità di lettura è al di sotto di quanto atteso per età, intelligenza e scolarizzazione. E’ determinata da alterazioni non ancora ben note ma in parte è anche risultato di fattori ambientali. I bambini dislessici confondono lettere dalla forma o suono simile, invertono le sillabe o le lettere, hanno difficoltà con le tabelline e le serie numeriche, le sequenze, i rapporti spazio-temporali e le abilità motorie. La dislessia può però essere corretta: se le terapie tradizionali prevedevano stimoli percettivi, uditivi e visivi, la più recente realtà uditiva virtuale prevede invece l’ascolto con le cuffie di suoni e voci dai toni diversi, vicini o lontani e ciò consente di percepire quanto giunge ad un orecchio e all’altro, costruendo nuovo equilibrio. Non manca certo il supporto delle associazioni di categoria, come si è visto, protagoniste attive anche durante i lavori del seminario Una particolare attenzione durante gli anni di scolarità, a partire dai primi, attraverso l’osservazione e rilevazione di eventuali carenze, e l’introduzione di pertinenti modalità educative di base, aumentano le possibilità di miglioramento del profitto e compensazione dei disturbi. Affrontare la problematica significa inoltre operare per una positiva incidenza sulla valorizzazione delle potenzialità di sviluppo dei soggetti, prevenendo anche fenomeni di abbandono scolastico. “Approfondire questi temi e strutturare percorsi didattici metodologicamente mirati – come è nelle intenzioni programmatiche dell’USR Calabria ha soggiunto il direttore Mercurio – può risultare vantaggioso anche a favore di un significativo numero di alunni che, pur non presentando disturbi specifici riconosciuti, incontrano comunque oggettive difficoltà negli apprendimenti durante il loro percorso scolastico. Il progresso tecnologico offre possibilità crescenti per superare con successo le difficoltà degli allievi dislessici. La scuola, da parte sua, possiede ormai le norme che consentono approcci innovativi e funzionali. E’ però ormai troppo impoverita, nelle risorse economiche e di personale e molto spesso è costretta a trascurare chi necessita di percorsi specifici, lasciando ad altri compiti primari di formazione ed istruzione. Da una parte gli effetti dei tagli e del federalismo fiscale sul diritto allo studio, dall’altra le politiche di contenimento e di contrattacco che gli Enti Locali possono mettere in campo per resistere a quella che sembra diventare via via una scuola dell’ “esclusione”, provocando gravi situazioni di disagio alle famiglie e segnatamente anche a quelle di alunni con disabilità”. Al seminario hanno partecipato numerosi esponenti degli enti locali, regione e comuni, che hanno espresso tutta la loro attenzione al pianeta disabilità e alle problematiche che l’accompagnano. Il responsabile regionale della scuola, Mercurio, ricorda: “Noi contiamo di impegnarci per trovare una sinergia con le altre istituzioni perché la scuola ha certo il dovere di garantire la formazione e l’istruzione ma in questo settore c’è bisogno anche di assistenza. La norma stabilisce che questa compete agli enti locali£.