Sventata dalle Volanti una rapina all’Unicredit del Ponte della Libertà

Reggio Calabria. Efficace il sistema di prevenzione e controllo del territorio disposto dal Questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, per il trascorso fine settimana: il servizio di pronto intervento dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico diretto dal vice questore aggiunto Giuseppe Pizzonia con la collaborazione del commissario capo Giuseppe Giliberti, ha intensificato il numero di “Volanti” e “Nibbio” sul territorio cittadino, con un arresto in flagranza di reato, quattro indagati a vario titolo e numerosi controlli a persone e veicoli, e soprattutto con una rapina certamente sventata.

Particolare attenzione infatti, è stata dedicata agli uffici bancari, specie dopo l’episodio al Credem di via Osanna dello scorso lunedì : in quell’occasione l’arrivo delle Volati aveva permesso di sventare una rapina , con i malviventi che si erano materializzati all’interno dell’istituto seguendo la tecnica del “buco”; sabato sera, situazione simile, e ancora il tempestivo intervento delle “Volanti” ha di fatto impedito il colpo in avanzata fase di preparazione, questa volta presso l’Unicredit Banca della centralissima Via De Nava, angolo Ponte della Libertà.
In dettaglio: è stato segnalato un individuo entrare e uscire con fare sospetto da un portone accanto alla banca. Giunti sul posto, gli operatori hanno notato il portone dell’ex pastificio ubicato tra il Ponte della Libertà e la via Veneto, completamente aperto. Lo stabile è di fatto in stato di abbandono da tempo e quindi privo di illuminazione, con i locali che fungono da grosso deposito di oggetti di ogni genere per lo più mobili e materiale edile. Gli agenti sono entrati perciò all’interno effettuando un primo sopralluogo e, a qualche metro dall’ingresso, hanno potuto constatare uno scavo aperto nella parete confinante con l’istituto di credito.
Dopo una prima attività di bonifica dell’intero stabile, nel piano interrato sono stati rinvenuti segni di recente movimentazione di materiale edile, e nella parete adiacente a quella della banca era ben visibile un altro scavo, dello stesso diametro di quello fatto al piano terra.
Nel foro al piano terra, inoltre, era ancora presente una trave in legno, utilizzata probabilmente quale ariete per lo sfondamento della parete. Vi erano poi due raschiette, utilizzate per grattare la malta tra i mattoni alcuni dei quali erano già stati estratti. Si potevano notare ancora degli stracci impolverati, una mazza, una scopa, tutti oggetti insomma chiaramente utilizzati per gli scavi. Gli stracci, in particolare, erano serviti certamente per attutire il rumore prodotto.
Sul posto quindi è intervenuto personale del locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica, diretto dal vice questore aggiunto Diego Trotta, che ha provveduto ai rilievi di competenza, mentre il relativo sequestro è stato operato dagli uomini della Squadra Mobile.
E’ verosimile che gli scavi (quello che dei due fosse meglio riuscito) fossero finalizzati a consentire l’eccesso dei rapinatori in banca in orari di apertura, come verificatosi al Credem di via Osanna: durante la chiusura, infatti, all’interno non vi sono custoditi valori e le casse sono “temporizzate”.

Arrestato un romeno
Un ulteriore episodio ha visto impegnati gli uomini delle Volanti, sempre la sera dello scorso sabato: alle ore 20,30, in via Nazionale Catona, è stato arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale Constantin Cornel Asan, 31enne rumeno, noto agli operatori per i suoi trascorsi delinquenziali in città (rissa, resistenza a pubblico ufficiale nonché già destinatario di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria).
I fatti: alle ore 20,10, la Centrale Operativa ha allertato le “Volanti” inviandole in via Nazionale Catona nei pressi del bivio per la Frazione Concessa, dove era stata segnalata la presenza di un uomo ferito, con in mano un grosso un grosso coltello da macellaio.
L’uomo, immediatamente individuato, avvedutosi del personale in uniforme, ha cercato di nascondere il coltello per poi puntarlo con fare minaccioso, proferendo frasi incomprensibili in lingua rumena.
Gli operatori hanno dovuto ricorrere alle tecniche operative per disarmare il malintenzionato e, dopo una breve colluttazione, lo hanno immobilizzato traendolo in arresto. In merito alle ferite, l’uomo ha dichiarato che pochi minuti prima, mentre si trovava all’interno della propria abitazione, era stato affrontato e colpito violentemente da altri tre suoi connazionali, ed era quindi uscito di casa “armato” allo scopo di rintracciarli e “farsi giustizia”. In considerazione delle condizioni dell’uomo, gli operatori delle “Volanti” hanno richiesto l’intervento di un’unità di soccorso medico del 118, e il sanitario ha ritenuto necessario il trasporto del ferito presso il Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti per le cure del caso. Presso gli Ospedali Riuniti l’uomo è stato giudicato guaribile in giorni venti.
Dell’ avvenuto arresto è stato dato avviso al Sostituto Procuratore della Repubblica di turno presso il Tribunale di Reggio Calabria nella persona del Dottore Ferracane alle ore 23,30 odierne. Il magistrato ha disposto di trattenere l’arrestato presso le Camere di Sicurezza della Questura in attesa del rito direttissimo previsto per lunedì mattina.

Quattro denunciati a piede libero, oltre 250 i controlli
Infine sono oltre 250 i controlli a persone e veicoli effettuati nel fine settimana e quattro i denunciati a vario titolo: S.E. cl. ‘73 per furto all’interno del magazzino Coin, S.V. cl. ‘50, rinvenuto all’interno della propria autovettura completamente nudo e con i finestrini abbassati, per atti contrari alla pubblica decenza, S.F. cl. ‘69 per guida in stato di ebrezza e P.S. cl. ’44 porto abusivo di coltello, resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

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