Tagli dei treni. Costantino (Cgil): “Occore la mobilitazione di tutte le regioni del Sud”

Catanzaro. Le precisazioni di Trenitalia che confermano la soppressione dei treni a lunga percorrenza non sono del tutto infondate quando affermano che questa situazione è stata determinata dalla riduzione delle risorse decise dalle manovre economiche volute dal Governo nel 2011. Dunque c’è ed è evidente una responsabilità del Governo nazionale. Ma Trenitalia ed il Gruppo FS hanno pesanti ed ineludibili responsabilità, soprattutto in merito alla mancanza di investimenti nel Sud che evidenzia una chiara politica antimeridionale. Per questo, dopo la denuncia, bisogna passare a fatti concreti. Innanzitutto, occorre creare un vasto fronte unitario che cerchi immediatamente di cambiare le scelte del Governo e di Trenitalia. Bisogna farlo attraverso una reale unità di intenti delle istituzioni meridionali (in primo luogo Calabria, Puglia e Sicilia) che, assieme alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni degli utenti e dei cittadini, costruiscano una propositiva, ed anche inedita, protesta. E’ necessario, quindi, che i Consigli regionali approvino mozioni bipartisan per chiedere a Governo e Trenitalia investimenti per il trasporto nel Mezzogiorno. E bisogna farlo adesso, perché già fra qualche mese, con le minori risorse previste nella legge di stabilità approvata giorni addietro, ad essere colpito pesantemente sarà anche il trasporto ferroviario regionale con evidenti contraccolpi verso i pendolari, i lavoratori e gli studenti. Occorre costruire una vasta mobilitazione democratica che porti a Roma le ragioni del Mezzogiorno per bloccare i tagli e per evitare l’emarginazione del Mezzogiorno. Saremo all’altezza come calabresi di interpretare l’urgenza di questa battaglia democratica e di civiltà?

Nino Costantino – Segretario generale Filt-CGIL Calabria

 

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