Creavano prove false: tre arresti dei Carabinieri

Reggio Calabria. I militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria stanno eseguendo tre ordinanze di applicazione di misure cautelari per i reati di associazione per delinquere finalizzata a commettere più delitti di violenza privata, tentata truffa, falso e sostituzione di persona. L’indagine ha documentato l’attività di un nucleo organizzato di soggetti che manipolava informazioni in suo possesso anche per ragioni d’ufficio e le offrivano – in una logica palesemente ricattatoria – ai prossimi congiunti di persone a vario titolo coinvolte – realmente o ipoteticamente – in vicende giudiziarie. Oggetto delle investigazioni, infatti, sono state le vicende che riguardano l’invio di lettere anonime a parenti della defunta Orsola Fallara (dirigente uffici Tributi del Comune di Reggio Calabria), il tentativo di fornire materiale probatorio falso che avrebbe dimostrato l’innocenza dei Marcianò, relativamente all’accusa di concorso nell’omicidio dell’onorevole Francesco Fortugno e anche il tentativo di fornire materiale probatorio falso idoneo a dimostrare la colpevolezza dei Salerno e quindi l’innocenza di Tommaso Costa in relazione all’accusa di concorso nell’omicidio di Gianluca Congiusta. I particolari dell’operazione saranno resi noti  nel corso di una conferenza stampa, che sarà tenuta presso il Comando provinciale dei Carabinieri, dal Procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria, dottor Ottavio Sferlazza, alle 11.00

 

 

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