Reggio Calabria. Segue nota di Giuseppe Carbone (Filctem-Cgil), Carmleo Mangiola (Femaca-Cisl) e Giuseppe Rizzo (Uil Trasporti).
Vertenza lavoratori Acquereggine: una strada lastricata di buone intenzioni, ma attualmente senza riscontri concreti per la risoluzione dei problemi! Il 15 novembre scorso, come organizzazioni sindacali di categoria FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL e UIL-Trasporti (dopo aver più volte richiesto e sollecitato), abbiamo ottenuto una riunione con il Governatore Scopelliti, alla quale hanno preso parte anche l’Assessore Gentile, l’Ingegner Pallaria e il Dottor Laganà. Per l’ennesima volta abbiamo esternato le nostre preoccupazioni e abbiamo rappresentato la situazione di emergenza sociale che vivono, sulla propria pelle, i circa 150 lavoratori che non percepiscono la retribuzione da 4 mesi e che, nonostante ciò, continuano a mantenere, con i limiti dovuti alla carenza di strumenti di lavoro e di servizi da parte dei fornitori, un servizio di pubblica utilità indispensabile per i cittadini e per la salvaguardia dell’ambiente. Sebbene abbiamo apprezzato la “buona volontà” del Governatore Scopelliti e le sue rassicurazioni in merito ai livelli occupazionali ed ad una positiva risoluzione della vertenza, continuiamo ad essere preoccupati perché il trascorrere inesorabile del tempo, a nostro avviso, non consentirà di dare risposte concrete se non verranno riuniti attorno ad un tavolo di concertazione tutti gli attori ed i soggetti protagonisti di questa vicenda. A tal proposito ci ha sorpreso che alla riunione istituzionale non era presente (o non sia stata invitata) la società Acquereggine che attualmente rimane, a nostro avviso, l’unico interlocutore possibile che conosciamo per gestire, in attesa di un progetto più ampio e della realizzazione del “gestore unico”, il servizio di depurazione per le concessioni in scadenza al 31 dicembre 2011. L’Ingegner Pallaria ci ha prospettato un panorama rassicurante ed un’armonia raggiunta tra i Comuni in una ipotetica convenzione nella quale dovrebbero essere inserite anche clausole di garanzia per i livelli occupazionali e la retribuzione dei lavoratori. Apprezziamo, sicuramente, queste enunciazioni che dovremo, però, avere la possibilità di verificare, il prima possibile, nei fatti, attorno ad un tavolo di concertazione dove, auspichiamo, sia presente il soggetto imprenditoriale che deve erogare gli stipendi ai lavoratori e garantire il servizio per conto dei 40 Comuni interessati. Ci domandiamo, basterà una “convenzione” per tamponare un provvedimento che scade, improrogabilmente, per effetto di una Legge, il 31 dicembre 2011? A garanzia non sarebbe auspicabile un intervento legislativo da parte della Regione Calabria che non lasci spiragli per cavilli giuridici ai quali qualche Comune, in futuro potrebbe far riferimento, per sottrarsi agli impegni che oggi dovrebbe sottoscrivere o ha già sottoscritto a garanzia del pagamento del canone? Il mese di novembre 2011 volge al termine! Certamente continueremo a vigilare sulla situazione e a chiedere un tavolo di concertazione attorno al quale riunire tutti i soggetti protagonisti di questa grave vicenda che, ormai, ha scritto un’altra brutta pagina nella storia dei lavoratori della nostra provincia e facciamo presente al nostro Governatore, Giuseppe Scopelliti che, se per i lavoratori non si prospetterà un Natale 2011 sereno, metteremo in atto ogni iniziativa possibile per denunciare la loro insensibilità istituzionale ed il tempo perso, inutilmente, ad avanzare come sindacato proposte responsabili di garanzia per i lavoratori e per un servizio di pubblica utilità indispensabile per i cittadini e per l’ambiente.