Crotone. La Guardia di Finanza di Crotone ha sequestrato beni per un importo comlessivo pari a 635 milioni di euro nel contesto di un’indagine denominata “Raggiro” e finalizzata a smascherare una sospetta truffa all’Unione Europea. Undici le persone indagate, tra cui Arcangelo Curto, ex assessore comunale del centrodestra e Giacomo Pantalone Elia, ex consigliere comunale, pure lui militante nelle fila del centrodestra. I due esponenti politici sono finiti nelle maglie dell’inchiesta in quanto imprenditori e non per i loro trascorsi di pubblici amministratori. Con loro risultano coinvolti nell’inchiesta anche Antonio Marafioti, 41enne e Audino Caputo, 44 anni proprietari della Cmn srl, l’azienda cui erano stati erogati i finanziamenti e, secondo l’ipotesi degli inquirenti, organizzatori del raggiro. L’azione degli investigatori ha permesso di bloccare l’imminente assegnazione della seconda tranche di risorse. Sulla base di quanto ipotizzato dai militari della Guardia di Finanza, la Cmn aveva ricevuto le risorse comunitarie per costruire una struttura logistica funzionale alla fornitura di produzioni agroalimentari, nonostante fosse sprovvista del capitale sociale necessario e dei beni di proprietà, requisiti in assenza dei quali non aveva diritto all’erogazione dei fondi. La prima tranche già corrisposta alla Cmn ammonta a 635 mila euro, pari al valore del patrimonio oggetto del sequestro eseguito oggi.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
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