Laganadi (Reggio Calabria). Il secondo incontro del Forum permanente “Verso l’Ecodistretto della Vallata del Gallico” si è svolto sabato scorso a Laganadi, presso il centro civico “A. Calarco”, sul tema “Cosa impedisce lo sviluppo? – Dall’analisi dei problemi alle idee per la realizzazione del primo Ecodistretto della Provincia di Reggio Calabria”.
Il progetto Ecodistretto viene promosso dalla Provincia di Reggio Calabria, con il partenariato del Dipartimento PAU dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, i comuni di Calanna, Laganadi, Sant’Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, l’associazione socio-culturale “La Cartiera” e la Develpack s.r.l. e punta a creare «un filo conduttore lungo tutta la vallata del Gallico, un soggetto nuovo che diventi strategico per la provincia, che possa accomunare tutti coloro che lavorano sul territorio», ha spiegato Maurizio Malaspina, coordinatore del progetto. «Il Forum permanente vuole far confrontare i partecipanti che non si risolva in un percorso infinito ma bensì in incontri mirati per l’effettiva costituzione dell’Ecodistretto».
Chiari sono gli obiettivi dell’Ecodistretto: animazione del territorio, creazione di uno strumento di governance, supportare le attività già esistenti, nonché potenziare le vocazioni rurali e riappropriarsi del territorio e, infine, potenziare l’offerta territoriale con l’individuazione di nuovi prodotti e intercettare nuovi supporti finanziari.
La parola è, quindi, passata ad Antonino Sapone, presidente dell’associazione “La Cartiera” che ha coordinato gli interventi dei presenti, tra amministratori locali, associazioni e produttori della Vallata. «L’Ecodistretto rappresenta un foglio bianco da scrivere tutti insieme» questa l’immagine lanciata da Sapone nell’introdurre i lavori.
Variegato il quadro di problematiche e opportunità emerse tra i vari interventi. La Vallata del Gallico è una risorsa naturale, spesso trascurata per mancanza di conoscenza del territorio e per una mancanza di comunicazione. È emersa la particolare importanza partire dal basso «non aspettando che siano gli altri a risolverci i problemi».
Quasi scontato, invece, il fattore dell’associarsi e cooperare tra realtà locali ma che in realtà segna un passo importante per il territorio, in cui in passato parlare di collaborazione tra Comuni trovava delle ostacolazioni, come hanno ricordato gli amministratori presenti. Una comune problematica riscontrata dai molti è la viabilità, causa di rallentamenti o interruzioni nelle produzioni.
Agricoltura, cultura, turismo e ambiente sono emersi quali pilastro dello sviluppo a cui aggiungere una vigilanza costante per la realizzazione di grandi opere che interessano il territorio. E’ emerso come l’Ecodistretto possa rappresentare un modello vincente con cui abbattere il pessimismo e superare il complesso d’inferiorità che attanaglia culturalmente la vallata del Gallico.
L’incontro si è concluso con la proiezione delle parole-chiave emerse durante tutti gli interventi e l’approvazione del regolamento del Forum che organizza le assemblee al fine di perseguire concretamente e seriamente la costituzione dell’Ecodistretto della vallata del Gallico.
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