Reggio Calabria. A fronte della falsificazione accertata dalla Guardia di Finanza di attestati professionali necessari per aprire un pubblico esercizio, che ha interessato quasi tutto il nostro Paese (diciotto regioni), non possiamo che ribadire quanto da sempre sosteniamo: vale a dire che è necessario avere controlli stringenti da parte dei Comuni per evitare che ci siano esercizi pubblici gestiti da persone non dotate della professionalità richiesta
dall’ordinamento, a tutela, quindi, di migliaia di commercianti onesti che si ritrovano fronteggiare anche la concorrenza “abusiva”, quanto a garanzia dei consumatori di alimenti e bevande.
Fipe-Confcommercio, infatti, pur condividendo il meccanismo delle autocertificazioni, ritiene necessario che gli Enti che le ricevono possano verificarne attentamente la loro veridicità. Questo genere di truffe può trovare terreno fertile soprattutto nei settori in cui è forte l’inserimento di operatori che hanno poca dimestichezza con la lingua italiana e possono quindi essere più facilmente raggirati o indotti a cercare scorciatoie.
Carmelo Nucera
Presidente Prov.le FIPE/Confcommercio