Caputo (PdL): “Laratta è il direttore d’orchestra dello stillicidio di accuse a Scopelliti”

Reggio Calabria. Segue nota di Giuseppe Caputo (PdL).

Franco Laratta ignora completamente cosa significhi fare il sindaco di una città. Non risulta, del resto, che nella sua esperienza, egli si sia mai imbattuto in questo ruolo elettivo e di grande responsabilità. Un vuoto di esperienza ma, a questo punto, anche culturale, che induce il loquace deputato del PD a cimentarsi, come al suo solito, in dichiarazioni, commenti e giudizi, infondati, ingiustificabili e ancor di più intollerabili se attribuite ad un rappresentante parlamentare. Chi, per mandato elettorale, ha avuto l’occasione, come chi scrive, di interpretare il difficile e complesso ruolo di sindaco in una media o grande città, sa fin troppo bene dove inizia l’ambito preciso delle competenze e delle responsabilità di natura tecnica, esclusivamente e normativamente riservato ai dirigenti, e dove finisce la discrezionalità e quindi la responsabilità di natura strettamente politica, attribuita dalle leggi agli organi elettivi. Una cosa, un ruolo e ben precise responsabilità, infatti, ha ed esercita la burocrazia di un ente locale, di qualsiasi dimensione esso sia, ben altra cosa è la sfera di responsabilità politica, direttamente connessa alla conoscenza di atti e di decisioni, propria di un sindaco e dei suoi assessori. Si tratta di una delimitazione importante, di metodo e di contenuto che l’Onorevole Laratta, se ha ancora intenzione di recuperare credibilità su questo dibattito, dovrebbe andare a ristudiarsi sui manuali di diritto pubblico, alla voce, riforme Bassanini, un collega di partito che Laratta dovrebbe conoscere bene!). È per questo motivo che non è assolutamente accettabile l’uscita vergognosa del deputato del PD che tira fuori dal cilindro della strumentalizzazione e del qualunquismo il ben tristemente noto teorema, accusatorio e populista, del “non poteva non sapere”, usato per infangare il governatore Scopelliti. Questo continuo stillicidio di accuse, sospetti, ricostruzioni prive di qualsiasi fondamento, nel quale a dire il vero Laratta svolge ormai da tempo il ruolo di “direttore d’orchestra”, non fa altro che inquinare il clima di confronto necessariamente sereno che deve essere preservato tra le diverse forze politiche, soprattutto in questa delicata fase nazionale e regionale. Non poteva esserci, perciò, appello più insulso di quello del quale si è reso interprete, stamani sulla stampa, commentando le vicende del Comune di Reggio Calabria, Franco Laratta scaricando sul Presidente Scopelliti un cumulo di abnormità e offese con l’intento, dichiarato e paradossale di mettere addirittura in discussione lo straordinario consenso elettorale che i calabresi hanno tributato a questo Presidente e al centro destra, mandando a casa gli amici ed i compagni di partito di Laratta. Non soltanto Scopelliti, quindi, non si deve dimettere. Ma Laratta, se si astenesse più spesso, e forse si dedicasse ad altro, potrebbe e dovrebbe dare un contributo importante di igiene democratica! La Giunta regionale continua ad essere impegnata, giorno dopo giorno, in una serie di gravi emergenze, su tutti i fronti, ereditate, anche e soprattutto, dal malgoverno del centro sinistra e dalla politica delle parole, che occupa 24 ore al giorno tanti grilli parlanti in Parlamento, Laratta in primis.

 

 

 

 

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