San Paolo (Brasile). Si sono nascosti quelli che realmente possono vincerlo il gran premio del Brasile di domenica. La classifica dei tempi è bugiarda e non svela appieno il potenziale di McLaren e Red Bull, che hanno giocato a chi dimostrava meno. Gomme medie o gomme morbide, i tempi delle quattro monoposto non hanno subito i miglioramenti attesi: i rapporti di forza per le qualifiche li vedremo solo domani nel terzo turno di libere. Intanto, accontentiamoci di qualche indicazione significativa, e tra queste c’è la difficoltà della Ferrari con le gomme medie. Semplicemente manca aderenza nel misto.
Temperatura torrida in avvio della seconda sessione di prove libere a Interlagos. Ben 48 gradi sull’asfalto, e tutti i piloti in pista per iniziare a prendere le misure in vista della gara. Subito conferma al top per le McLaren, che segnano agevolmente 1’13”8 con Hamilton, mentre Alonso è riuscito ad avere la 150° Italia pronta in tempo per prender parte alle prove, dopo che al mattino aveva sofferto un problema al motore. Lo spagnolo ha montato un altro propulsore, già utilizzato nel corso della stagione, senza incorrere così in una penalità. Sono scesi in pista con le gomme dure sperimentali per il primo run, sia Massa che lo spagnolo, finito largo sul cordolo nella parte centrale del tracciato, la più guidata.
Si profila un duello Red Bull-McLaren, con Hamilton e Button rapidissimi nel secondo settore di Interlagos, il che potrebbe indicare una prima parte di prove condotta con più benzina da parte delle Red Bull rispetto ai due della McLaren, che si avvantaggiano là dove il peso incide per fare il tempo.
Mezz’ora di prove per far recitare alla classifica: Hamilton, Button, Vettel, Massa, Webber, tutti racchiusi in 7 decimi. Ferrari che sembra molto in difficoltà nella parte guidata, con Alonso costretto a lavorare di volante per tenere in traiettoria la 150° Italia, in deficit d’aderenza con le gomme medie, soprattutto al posteriore. Sarà interessante capire quanto sia addebitabile al carico benzina e quanto, invece, alla cronica difficoltà di far lavorare al meglio le mescole più dure. Tanto lavoro sul set-up in Ferrari, per trovare il giusto bilanciamento. Non è riuscito a far meglio di 1’14”760 Fernando dopo 40 minuti di prove, anche Massa sugli stessi tempi con 1’14”562.
Impressiona Gino Hamilton, rapidissimo a ogni giro fuori dai box, con una facilità che lo mette tra i favoriti del week end. Nonostante le gomme medie, poche le correzioni nel secondo settore, là dove Alonso ha faticato e non poco. La differenza tra gomme medie e gomme morbide s’è iniziata a pesare con Roberg, autore di 1’15”352 con le coperture più dure, ha migliorato fino 1 1’13”872: un secondo e mezzo più veloce. Differenza che non si è riscontrata sui top team, con tempi apparentemente livellati. Anche se conta molto il carico di carburante con cui si sono provate le due specifiche. E’ toccato anche ad Alonso, a 38 minuti dal termine della sessione – al pari di Massa -, saggiare le morbide. Il brasiliano ha migliorato di sette decimi, Alonso di 1 secondo, ottenendo 1’13”7. Le McLaren sembrerebbero confermare la teoria di una prima parte di sessione con gomme medie ma senza un elevato carico di benzina, mentre con le morbide hanno testato in vista della gara. Si spiegherebbe la poca differenza nei tempi sia per Button che per Hamilton, nell’ordine dei 4 decimi. Stessi miglioramenti ottenuti da Webber e Vettel: si nascondono le carte della qualifica, anche se la Red Bull sembra avere qualcosa in più, dall’analisi degli intertempi ottenuti con le medie e più benzina, le monoposto austriache perdevano proprio là dove è più penalizzante avere 10 kg in più o in meno (secondo settore e la salita che porta verso il traguardo, ndr). Che siamo distanti dalla prestazione pura lo indica anche il miglior tempo della sessione, distante – e anche tanto – dal 1’11”9 di Vetteliana memoria, targato 2010.
Prima degli ultimi 20 minuti delle libere – dedicati ai long run con le morbide, per verificare il degrado e il passo gara -, la classifica recitava Hamilton (1’13”392), Vettel a un decimo e mezzo, Webber e Alonso a due, Schumacher a tre decimi davanti a Massa (+0”358), Button (+0”395), Rosberg, Sutil, Di Resta. Classifica che non è cambiata fin sotto la bandiera a scacchi che ha chiuso la prima giornata a Interlagos.
Fabiano Polimeni
Classifica tempi prove libere 2 – Gp Brasile
- Hamilton 1’13”392
- Vettel +0”167
- Webber +0”195
- Alonso +0”206
- Schumacher +0”331
- Massa +0”358
- Button +0”395
- Rosberg +0”480
- Sutil +0”752
- Di Resta +1”415