Reggio Calabria. Si è riunito nella sala delle Adunanze di Palazzo San Giorgio, in seduta straordinaria, il Civico Consesso chiamato ad approvare il documento preliminare al Piano Strutturale Comunale. Dopo l’appello, il consigliere comunale Roberto Leo ha chiesto un minuto di silenzio per ricordare le vittime dell’alluvione che ha interessato Messina. Alla richiesta di Leo si è unito il presidente dell’ Assise, Sebastiano Vecchio che ha voluto manifestare la sua vicinanza e dei consiglieri presenti anche al vice presidente del Civico Consesso, Giuseppe Marino per la recente scomparsa dello zio. Prima di iniziare la discussione sul Psc ha preso la parola il consigliere Monica Falcomatà che, in occasione dell’odierna giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha presentato una mozione finalizzata ad intraprendere una mirata campagna di sensibilizzazione e divulgazione che contribuisca a combattere questo dilagante fenomeno. “Chiedo, inoltre, – ha spiegato la Falcomatà- al sindaco Arena nella qualità di massima autorità sanitaria della città a sollecitare l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria alla sottoscrizione della convenzione per l’apertura della casa accoglienza ‘Casa di nonna Edith’ per donne abusate o vittime di violenza già sottoscritta dal Provincia di Reggio, dal Ministero di Grazia e Giustizia, con il sostegno della Prefettura, realizzata in un bene confiscato alla n’drangheta e già disponibile dal 2002”. La mozione di Monica Falcomatà è stata messa ai voti ed è passata all’unanimità. E’ intervenuto anche il consigliere Nicola Paris che ha manifestato solidarietà ai lavoratori dell’Ansaldo Breda che oggi scioperano a Roma per il momento difficile che stanno attraversando e chiedendo al presidente Vecchio la convocazione di una seduta del Consiglio ad hoc che consenta di affrontare la vicenda. I lavori del Civico Consesso sono ripresi con la relazione dell’assessore Luigi Tuccio sul documento preliminare al Piano Strutturale comunale: “ Oggi scriviamo una pagina storica per la nostra città e colgo l’occasione per tranquillizzare i cittadini che non stiamo riformulando un nuovo Piano Regolatore ma stiamo ricreando zonizzazione: il Psc è il nuovo strumento urbanistico, un piano di indirizzo che vede l’individuazione delle nuove aree strategiche della città a cui seguirà la seconda fase che ne prevede l’attuazione. Alla redazione del documento che è un atto dovuto hanno lavorato un gruppo di professionisti tra cui Franco Karrer, Loreto Colombo e Francesca Moraci che ringrazio assieme ai componenti della prima commissione consiliare ‘Assetto del territorio’. Il periodo passato tra la formazione del Piano Quaroni(1969) ad oggi è stato caratterizzato da un intenso sviluppo demografico ed edilizio che ha portato, talvolta, a situazioni di edilizia illegale una devastazione urbanistica che non ha tempo. La delibera comunale del 2008 aveva tracciato le linee strategiche della città che prevedevano una città turistica, residenziale, produttiva, culturale, sociale ed intermodale nell’ottica di Reggio, città Metropolitana. Il Piano- ha concluso l’assessore Tuccio- non sarà però sufficiente se non sarà affiancato da un processo culturale che si relazioni con questo nuovo territorio abbandonando quelle sacche di provincialismo che ancora si annidano”. E’ seguito l’intervento del consigliere Antonio Pizzimenti in qualità di presidente della I Commissione consiliare “Assetto del Territorio”: “Il Psc è uno strumento urbanistico di fondamentale importanza che di fatto andrà a sostituire il vecchio piano regolatore comunale. Il gruppo di professionisti incaricato dall’allora sindaco, oggi governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, Karrer, Colombo, Moraci, supportati dai professionisti dell’Amministrazione comunale ed esterni, ha portato avanti un lavoro di altissimo livello realizzando quanto sembrava impossibile per la città di Reggio ,città che ha sofferto la mancanza di un piano urbanistico adeguato alle esigenze del territorio. Un ringraziamento particolare – ha concluso Pizzimenti- va a tutti i consiglieri componenti della commissione sia di maggioranza che di minoranza che hanno saputo ben approfondire ed interpretare le varie parti del documento in esame e si sono impegnati durante i lavori della commissione dando il loro prezioso contributo per l’approvazione di un documento di vitale importanza per la nostra città”. Dopo l’intervento di Antonio Pizzimenti è toccato all’architetto Franco Karrer rimarcare l’importanza di tale documento che ha definito essenziale per l’assetto futuro del territorio: “ Stiamo- ha detto- disegnando l’assetto della città con la volontà di trasformarlo ed aggiungervi del nuovo, si tratta di una fase propositiva: il Psc è la carta da visita di una città. Il futuro pagherà il passato, quindi, è importante mettere a norma ed in sicurezza la città”.
Di seguito il testo integrale della relazione su Piano Strutturale comunale pronunciata in Aula da Antonio Pizzimenti
Presidente, sindaco, assessori e consiglieri comunali: oggi 25 novembre 2011 in questa seduta di Consiglio, l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria è finalmente giunta ad un traguardo di alto spessore: l’approvazione del documento preliminare al Piano strutturale comunale, strumento urbanistico di fondamentale importanza che, di fatto, andrà a sostituire il vecchio Piano regolatore comunale. Il gruppo di professionisti incaricati dall’allora sindaco oggi governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, professori Karrer-Colombo-Moraci, supportati dai professionisti dell’Amministrazione comunale e professionisti esterni, ha portato avanti un lavoro di altissimo livello realizzando quanto sembrava impossibile per la città di reggio calabria ,città che ha sofferto la mancanza di un piano urbanistico adeguato alle esigenze del territorio.
La redazione del piano strutturale comunale non ha potuto prescindere da un’analisi preliminare riferita agli strumenti di governo del territorio che hanno inciso sull’attuale assetto della città.
Dagli anni settanta si è avviato un processo di trasformazione urbana in parziale contrasto con le indicazioni del piano Quaroni,infatti il boom economico di quegli anni e la totale assenza di controlli,è coinciso con un dirompente fenomeno di abusivismo edilizio che ha provocato una devastazione dell’assetto urbano della città.
Alla luce di tali fenomeni si evince la necessità non più procrastinabile di intervenire mediante un nuovo strumento di pianificazione del territorio.
E’ chiaro che per predisporre le condizioni di rinnovo dell’immagine della città,è necessario recuperare il ritardo storico accumulato per anni in termini di pratica urbanistica.
Si deve tenere anche in considerazione l’estensione del Comune reggino,che si classifica tra i più vasti d’Italia ed anche la sua morfologia che vede zone costiere, pianeggianti e collinari convivere in un unico assetto territoriale.
Gli indirizzi che l’amministrazione comunale per le scelte e gli assetti futuri, peraltro già approvati dal Consiglio comunale,al fine di tracciare le linee guida che i progettisti dovranno recepire nella redazione del nuovo strumento urbanistico sono:
Cittò turistica: quindi riqualificazione dell’intero water-front con destinazione prevalentemente turistica.
Città produttiva: quindi insediamenti industriali tecnologici e per attività produttive a nord e a sud della città.
Città della cultura: ovvero rivisitazione del circuito dei beni culturali esaltandone i siti ed i contenuti.
Città sociale: che vive nel rispetto delle esigenze della comunità suddivise per fasce di età finalizzato all’integrazione nel tessuto sociale degli anziani,delle categorie deboli,dei bambini all’interno di un percorso di crescita sostenibile.
Città intermodale: realizzando una nuova arteria a scorrimento veloce,complementare all’attuale tangenziale,adeguando tutti gli accessi ai centri e realizzando ampi parcheggi intermodali in prossimità degli svincoli con annessi bus-terminal di collegamento con il centro cittadino.
Città residenziale: riqualificazione dei centri storici periferici,favorendo nuove residenzialità mediante la realizzazione di servizi a supporto delle funzioni urbane.
Città primaria: riqualificazione ai fini agricoli delle aree pedemontane incentivando impianti agricoli-agrituristici con particolare riferimento alle colture tipiche locali.
Città forestale: potenziamento delle infrastrutture di collegamento con le aree a monte del territorio comunale per favorire l’accessibilità locale e dei flussi turistici.
Città storica: con particolare attenzione ai centri storici,quindi programmi di restauro e risanamento conservativo di iniziativa pubblica e rigide norme per l’iniziativa privata.
Città periferica: riqualificazione delle periferie realizzate abusivamente attraverso interventi di natura urbanistica.
Città sportiva: incremento e riorganizzazione dell’offerta di attività ed impianti sportivi con attenzione all’equa distribuzione territoriale degli stessi,e a tutte le tipologie, comprendendo anche gli sport minori.
Città ambiente: riqualificazione della collina di pentimele,messa in sicurezza delle fiumare e politiche di incremento all’uso di energie alternative.
Città metropolitna: azioni finalizzate a creare i presupposti per la realizzazione dell’area metropolitana.
Mi sembra doveroso sottolineare l’alto senso di responsabilità e di rispetto nei confronti del nuovo Consiglio comunale da parte del sindaco Demetrio Arena e della giunta comunale di rimandare in Commissione Assetto del territorio da me presieduta un documento già pronto per il Consiglio comunale nella passata consiliatura, ma che per motivi già noti non si è proceduto all’approvazione. Lavori della commissione che si sono articolati in più di venti sedute, in una serie di audizioni che hanno visto coinvolti sia i tecnici dell’amministrazione comunale che i redattori del Piano ed ancora sia l’attuale assessore Ull’urbanistica luigi tuccio che il suo predecessore Demetrio Porcino che hanno saputo ben chiarire tutti i dubbi e le interrogazioni poste in essere da parte dei componenti della commissione. Un ringraziamento particolare và a tutti i consiglieri componenti della Commissione sia di maggioranza che di minoranza che hanno saputo ben approfondire ed interpretare le varie parti del documento in esame e si sono impegnati durante i lavori della commissione dando il loro prezioso contributo per l’approvazione di un documento di vitale importanza per la nostra città. Adesso ci siamo, con l’approvazione di questo documento preliminare completiamo il primo step che ci consente di fornire alla nostra città uno strumento di vitale importanza in termini di assetto e sviluppo della nostra amata Reggio. Il mio invito a tutti i consiglieri presenti in aula sia di maggioranza che di minoranza è di affidarsi al loro alto senso di responsabilità ed approvare questo documento all’unanimità a dimostrazione che la città viene prima di ogni colore politico.