Milano. Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Giuseppe Gennari, cui è stata data esecuzione oggi con gli arresti “eccellenti”effettuati sull’asse Milano-Reggio Calabria, è scritto: “In questa vera e propria ragnatela di relazioni inestricabili e connesse tutti prendono e danno qualcosa. Il giudice Giglio ci guadagna il posto per la moglie, Morelli il sostegno politico e gli affari comuni con i Lampada, Giusti viaggi e donnine, Fedele il sostegno elettorale, i Lampada le notizie sulle indagini che li riguardano e l’allargamento delle loro conoscenze politiche ed istituzionali”. Riguardo alla figura del giudice Vincenzo Giglio, il presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria tratto in arresto stamane, il gip scrive: “Egli contribuisce in modo determinante ad ampliare la rete di relazioni costituente la cosiddetta zona grigia dell’associazione mafiosa. Zona grigia che poi gli associati sfruttano per assumere notizie riservate, per ottenere favori nelle aste immobiliari, per allargare le proprie relazioni istituzionali e la capacità di penetrazione nel tessuto economico e istituzionale”. Il gip di Milano, a proposito di Luigi Fedele, capogruppo PdL in Consiglio regionale, che secondo gli inquirenti avrebbe ricevuto sostegno elettorale dal clan Valle-Lampada in occasione delle elezioni regionali, sostiene che fosse una “figura” che si impegnava “per la risoluzione di qualsiasi problematica”. Anche nella vicenda relativa alla nomina di Alessandra Sarlo, moglie del giudice Giglio, a commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, sarebbe intervenuto, secondo il gip, il capogruppo PdL. Il consigliere regionale Franco Morelli, anche lui del PdL e arrestato oggi, sarebbe stato nelle condizioni di sostenere la candidatura di Alessandra Sarlo nel ruolo di commissario dell’Asp di Vibo per il tramite dello stesso Fedele. Nell’ordinanza si legge: “Ed è proprio il ruolo assunto da Fedele in Regione che poi gli permetterà di accontentare le richieste di Giglio, passate a Fedele tramite Morelli. Del resto, scrive il gip: “La Sarlo era stata una delle grandi elettrici di Fedele, per il quale aveva fatto intensa campagna elettorale”.
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