Reggio Calabria. Segue nota di Nuccio Azzarà, segretario provinciale della Uil F.P.L.
Quando l’insipienza prende il sopravvento, anche strutture che erogano servizi sanitari di estrema qualità rischiano di essere travolte nonostante vengano a pieno soddisfatte le regole del mercato che coniugano virtuosamente l’offerta con la domanda e puntuali giungano le rispettabilissime rimesse da parte della committente Azienda Sanitaria Provinciale. Parliamo di una storica struttura sanitaria privata (no profit) accreditata con il SSN conosciuta come “Villa Betania” allocata a Gallico superiore. Tale struttura è formalmente autorizzata dalla Regione ad effettuare ben 114 prestazioni giornaliere di tipo riabilitativo ambulatoriale ascrivibili prevalentemente al delicato campo pediatrico ed, altresì, accreditata ad ospitare 20 utenti in regime semi-residenziale che, in atto, è sospeso. Per compendio di informazione è utile esplicitare che il centro ha in trattamento ambulatoriale complessivamente 196 bambini con una lista d’attesa di ulteriori 51 piccoli pazienti, annovera 30 dipendenti a tempo indeterminato afferenti le diverse tipologie professionali attinenti il campo riabilitativo e 10 consulenti che prestano a tutt’oggi la loro opera sebbene il loro contratto risulti scaduto dal 31.07.2010. Ancorché la struttura sia riconosciuta come un centro di eccellenza, grazie al grande profilo professionale degli specialisti applicati sul campo capaci di erogare prestazioni di certificato livello assoluto, oggi questa vive un precario e delicato momento economico-gestionale che rischia di pregiudicarne il futuro. La UIL segue con enorme preoccupazione l’andamento della crisi in cui da tempo versa Villa Betania ed a nulla sono valsi gli incontri con i vertici del nuovo Consiglio di Amministrazione insediatosi nello scorso mese di agosto che ha, peraltro, dimostrato gravi segni di insicurezza nell’intraprendere una oculata ristrutturazione. La UIL non essendo riuscita ad ottenere il rilascio di un atto contabile degno di questo nome, ritiene credibile che il debito lasciato in eredità dal vecchio CdA ammonti a svariati milioni di euro, i cui riflessi negativi sono ancor più appesantiti dalla inesistenza di un attuale, oculato e formale piano industriale utile a ripianare i debiti, ed invertire una tendenza connotata dalla negatività. Visto lo status sociale di cui gode Villa Betania, inspiegabili e paradossali, inoltre, appaiono le caratteristiche di una situazione debitoria così marcata sulla quale qualcuno dovrà pur dare delle risposte anche alle Autorità Competenti che persistendo tale situazione sicuramente si dovranno adire. A dare maggiore dimensione alle già corpose cennate criticità va aggiunto che:
• i dipendenti sono in credito di ben 5 mensilità e deve essere ancora corrisposto il premio incentiv.,
• numerose sono le notifiche di mancati pagamenti (cartelle esattoriali che giornalmente vengono recapitate al centro),
• mancanza cronica di materiale utile allo svolgimento delle terapie, vetustà degli arredi che risultano più volte riciclati, mancato ammodernamento strutturale dei locali,
• mancato accantonamento del Trattamento Fine Rapporto dei dipendenti
• da un anno sul bilancio dell’Ente pesano dipendenti non utilizzati e quindi non produttivi,
Va dato merito ai dipendenti che nonostante tale aberrante stato dell’arte hanno continuato a fare il loro dovere soprattutto per non far mancare indispensabili prestazioni ai loro pazienti che sono bambini bisognevoli di costanti cure. Alla luce di tale dimostrato senso di abnegazione, a parere di questa organizzazione sindacale risulta ingiusto, anacronistico e quindi degno di essere stigmatizzato, il comportamento discriminatorio posto in essere dal CdA nei confronti dei dipendenti “rei” solamente di aver attivato lo strumento dei decreti ingiuntivi resisi necessari per vedersi riconosciuto il diritto a percepire lo stipendio. Di fronte ad un quadro dipinto con tali tinte fosche, la UIL ritiene che chiunque ostenti tranquillità sul futuro della struttura e sulla tenuta occupazionale, espliciti un esercizio strumentale delle proprie ragioni finalizzato al raggiungimento di obiettivi in atto non comprensibili. Questa Segreteria rimanendo disponibile ad un confronto pubblico con il CdA di Villa Betania, alla presenza dei genitori dei piccoli pazienti, comunica che in carenza di una urgente inversione di tendenza, oltre alla indizione di una prima giornata di sciopero, chiederà l’attivazione dei poteri ispettivi da parte del ministero competente utili a impedire quello che ormai sembra una inarrestabile deriva.