Milano. E’ stata portata a compimento stamattina una operazione tra Milano e Reggio Calabria contro dieci soggetti sospettati di essere organici alla ‘ndrangheta o membri della cosca Valle-Lampada. Le persone arrestate: il consigliere regionale calabrese del PdL, Francesco Morelli, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione; Leonardo Valle, per associazione mafiosa, corruzione e intestazione fittizia di beni; Vincenzo Minasi, avvocato del Foro di Palmi, titolare di studi a Como e Milano, per concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio, intestazione fittizia di beni, reati aggravati dalla finalità di favorire l’associazione mafiosa; il maresciallo capo della Guardia di Finanza, Luigi Mongelli, cui è contestato il reato di corruzione; il presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Vincenzo Giglio, 51 anni, nei cui confronti le accuse sono di corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento personale di un affiliato alla cosca Valle-Lampada, reati aggravati dall’aver compiuto i reati in questione “al fine di agevolare le attività” della ‘ndrangheta; e ancora un cugino dell’alto magistrato, il medico Vincenzo Giglio, per concorso esterno in associazione mafiosa; Raffaele Ferminio, per associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni; Francesco Lampada per corruzione e intestazione fittizia di beni, già recluso in carcere per associazione mafiosa, concorso in usura e intestazione fittizia di beni; Giulio Giuseppe Lampada, per associazione mafiosa, corruzione, concorso in rivelazione di segreti d’ufficio, intestazione fittizia di beni. Nei confronti di Maria Valle, moglie di Francesco Lampada e accusata di corruzione è stato disposto il regime degli arresti domiciliari. Le indagini culminate nell’operazione odierna sono state condotte dal procuratore aggiunto di Milano, Ilda Boccassini e dai sostituti procuratori Alessandra Dolci e Paolo Storari. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Gennari. I provvedimenti restrittivi sono stati effettuati dagli agenti delle Squadre Mobili di Milano e Reggio Calabria. La Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria ha ordinato, peraltro, perquisizioni nei riguardi di un magistrato del Tribunale di Palmi, Giancarlo Giusti e di due avvocati, Francesco Cardone, del Foro di Palmi e di Giovanni Marafioti, del Foro di Vibo Valentia. I nomi dei tre compaiono nel registro degli indagati.
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