Milano. Stamattina, nel corso della conferenza stampa convocata per fornire i dettagli relativi all’operazione sfociata ieri nei dieci arresti sull’asse Milano-Reggio Calabria, il procuratore aggiunto del capoluogo lombardo, Ilda Boccassini, ha rivelato che:“ Di talpe probabilmente ce n’è stata più di una. Ci sono lavori in corso, non solo a Catanzaro, ma anche a Milano”. L’inchiesta condotta dalle Procure della Repubblica di Milano e Reggio Calabria ha portato all’arresto, tra gli altri, del presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria, Vincenzo Giglio, del consigliere regionale PdL, Franco Morelli e del maresciallo capo della Guardia di Finanza, Luigi Mongelli. Nel mirino degli inquirenti affari, interessi e commistioni della cosca Valle-Lampada. Il procuratore aggiunto di Milano ha operato una distinzione tra ‘ndrangheta e mafia in relazione ai rapporti con la politica, spiegando che “mentre la mafia odia i comunisti, la ‘ndrangheta è trasversale a tutti i partiti”. La stessa Boccassini ha affermato che “un aspetto doloroso” connesso allo spaccato emerso nel corso dell’attività investigativa, è rappresentato dall’aver visto “comportamenti superficiali, tentativi di depistaggio da parte di appartenenti alla Guardia di Finanza, alla magistratura, della politica e delle istituzioni in generale ”. Il magistrato milanese ha voluto sottolineare che gli investigatori sono rimasti sbalorditi dalla “campagna politica per ingraziarsi l’antimafia, che non esiste, che è solo parlata”. Il riferimento specifico è al giudice Giglio che sottoscrisse una mozione di solidarietà alla magistratura dopo un’intimidazione ai danni del procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone. Michele Prestipino, procuratore aggiunto nel capoluogo dello Stretto, intervenendo durante l’incontro con i giornalisti, avvenuto nel Palazzo di Giustizia di Milano, ha rimarcato che “con la struttura organizzativa della ‘ndrangheta si estendono anche le sue relazioni esterne: Milano può diventare come Reggio Calabria. Prestipino ha motivato questa considerazione prendendo spunto dalla posizione dell’avvocato Vincenzo Minasi, a poroposito del quale ha detto: “Il professionista che lavora fianco a fianco con la famiglia Gallico a Palmi ha uno studio a Milano e a Como. Il centro dei suoi interessi è in mezzo tra le due regioni e lavora con un professionista che è a Lugano e che sposta i soldi negli Stati Uniti”.