Approvato dal Consiglio regionale progetto di legge su tutela e valorizzazione anziani

Reggio Calabria. “Si afferma, finalmente, anche in Calabria una cultura della terza età che guarda alle esigenze degli anziani, alle loro necessità quotidiane ed agli aspetti riguardanti la loro vita affettiva e di relazione”. Questo il commento del segretario-questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera dopo l’approvazione del progetto di legge inerente le norme per la “Tutela e valorizzazione delle persone anziane. Interventi a favore di anziani non autosufficienti”. “Non posso che esprimere tutta la mia personale soddisfazione, di uomo e di politico per l’approvazione di questa legge e per la sensibilità dimostrata dal Consiglio regionale nell’attenzione rivolta verso un settore sempre più importante della nostra società. E’ una legge – spiega Giovanni Nucera tra i proponenti del provvedimento – che si propone, tra l’altro, di realizzare interventi che consentano il mantenimento delle condizioni di autosufficienza residuale ed il recupero di quelle compromesse in quegli anziani che presentano problematiche di deterioramento grave dell’equilibrio psicofisico e relazionale. E’ indubbio, ormai il peso e la presenza crescente degli anziani nella nostra società. – ricorda Nucera – Da qui la necessità sempre più sentita di mettere in campo una serie di interventi che ne tutelino la condizione, sia sotto l’aspetto sociale, assistenziale e sanitario, oltre che economico e di valorizzazione della risorsa umana, in un processo di reintegrazione e partecipazione attiva, fattiva e collaborativa nella società”. “Snodo centrale di questa legge – spiega Nucera – è l’istituzione di un Centro di monitoraggio e raccolta dati regionale, in una apposita “sezione anziani” del Consiglio regionale. La Calabria si allinea così agli interventi che già altre regioni hanno avviato da tempo nel campo degli interventi domiciliari, promozionali e strutturali a favore degli anziani. Obiettivo prioritario e peculiare di questo intervento, sarà quello di sostenere le famiglie che ospitano e mantengono nel loro contesto anziani tra i sessanta ed i settantacinque anni non autosufficienti, così da evitare il loro ricovero presso strutture protette”. “Altri aspetti dell’articolato – prosegue Nucera – riguardano la promozione del volontariato tra gli anziani in molteplici settori di intervento: all’esterno delle scuole, in servizi di vigilanza, controllo delle aree verdi cittadine, aiuto alle famiglie, e sostegno verso gli emarginati e i bisognosi”. “Insomma, una norma che si autoalimenta dando vita ad una solidarietà circolare che mette al centro di tutto le persone anziane, una patrimonio umano e di esperienze di inestimabile valore che si pone al servizio della società, dimostrando che anche la vecchiaia può essere vissuta nel modo giusto e può assumere un significato altamente positivo, che va oltre il momento della ‘saggezza’ per trasformarsi in quello della ‘creatività”.

 

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