Marocchino ubriaco si fa curare al Pronto Soccorso e malmena brutalmente due medici

Reggio Calabria. Da soccorritori a soccorsi. L’ennesima aggressione ai danni del personale del pronto soccorso degli Ospedali Riuniti si è consumata la scorsa notte. Un uomo di nazionalità marocchina, J.S., notissimo alle cronache per numerosi precedenti specifici, intorno alle 3 di notte si è presentato, ubriaco fradicio, al pronto soccorso, accompagnato da un’altra persona, lamentando di essere stato investito. Uno dei due medici di guardia, il dott. Bernardo Giroldini, lo ha sottoposto a visita, durante la quale l’uomo è andato in escandescenze iniziando dapprima a inveire contro il medico, per poi passare a vie di fatto aggredendolo fisicamente. L’altro medico in servizio, il dott. Bruno Falcomatà, sentendo le grida è accorso generosamente in aiuto del collega, ma i due dottori nonostante la superiorità numerica hanno avuto decisamente la peggio rispetto alla forza del marocchino, amplificata dallo stato di ubriachezza, il quale ha letteralmente distrutto la sala chirurgica 2, malmenando i due sanitari. Stoicamente i due medici hanno continuato il loro turno di lavoro, fin quando sono stati sostituiti dai colleghi del turno successivo, al mattino. Per entrambi è stata stilata una prognosi di 15 giorni, per uno dei due ha riportato anche un dente rotto e una sospetta lesione del menisco. L’aggressore, invece, si è dileguato facendo perdere le sue tracce. Il posto fisso di polizia presso il pronto soccorso già da alcuni anni è chiuso di notte, poiché il personale Polstato vi effettua orario di ufficio senza garantire più la presenza h24. L’area esterna del nosocomio, invece, è presieduta dalla vigilanza privata. Certamente, visti tutti i precedenti, qualcuno dovrà pur trovare una “cura” adeguata per garantire la sicurezza di chi opera al Pronto soccorso e dei feriti che vi si recano per farsi curare.

Fabio Papalia

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