Reggio Calabria. La Reggina impatta sullo 0-0 al “Granillo” contro la Samp. Nel post gara, il primo a presentarsi in sala stampa è il terzino Matteo D’Alessandro: “Abbiamo dimostrato davanti al nostro pubblico di voler dare un’impronta”, spiega l’ex reggiano. “Purtroppo abbiamo creato tanto e concretizzato nulla. Dal punta di vista della classifica li abbiamo tenuti dietro. Rimane il rammarico, perché abbiamo creato i presupposti per vincere, contro una squadra, la Samp, che è di serie A. È dall’inizio dell’anno che, per le caratteristiche di Rizzato, tendiamo a spingere più dalla sua parte. Da parte mia, per caratteristiche devo migliorare, cercare di essere più propositivo. Il 4-2-3-1? È un modulo che abbiamo provato questa settimana, e gli esterni d’attacco si devono sacrificare molto, assorbire anche la sovrapposizione dei terzini. Credo che stasera tutti abbiamo interpretato al meglio il nuovo modulo. Ragusa? Abbiamo cercato di rincuorarlo, era costernato per le occasioni sciupate. Ci ha tolto spesso le castagne dal fuoco, e ora è un momento che gli gira per il verso giusto. La Samp è una squadra di serie A. Personalmente, spero di potermi conquistare un posto e giocare con continuità”. Ecco invece la disamina del tecnico della Reggina, Roberto Breda: “È mancato il gol, ma è stata una prestazione positiva. Nei primi minuti abbiamo avuto difficoltà trovare le misure, ma questo ci sta cambiando il modulo. Credo che la prestazione odierna ritorni a dare fiducia al nostro lavoro, volto alla ricerca di una identità. Se gli attaccanti si sacrificano come oggi, è un’arma in più. Non va cancellato tutto quello che abbiamo fatto fino adesso. Il cambio tattico è un modo per tener vivo lo spogliatoio, perché oggi ha giocato gente che, come Cosenza, non ha trovato spazio ultimamente. Campagnacci? Per me è sempre stato un giocatore importante, oggi ha fatto entrambe le fasi bene. Penso che sia questa prestazione rappresenti un discreto passo in avanti. Perché il cambio di modulo? Col rientro di Campagnacci abbiamo più giocatori offensivi, e col modulo di prima rischiavo di sacrificarne tanti. Inoltre il 3-5-2 è un modulo che richiede il top della forma. Se gli attaccanti sono bravi a partecipare alla fase di non possesso, questo diventa un modo per rimanere alti e pericolosi, mantenendo l’equilibrio. L’importante è essere tornati a creare occasioni. So che ho anche questa alternativa, posso scegliere anche in base agli avversari. Ragusa sciupone? Riconosco questo Ragusa, e non quello di prima (ride, ndr). Deve capire che a volte non deve spaccare la porta. Ma si è sacrificato molto, va bene così. Spogliatoio compatto? Non ho mai avuto dubbi su questo, non penso che abbiamo problemi di spogliatoio, Ci possono essere malcontenti perché qualcuno gioca poco, ma sia Cosenza, che De Rose hanno fatto un’ottima prestazione. Il fatto di cambiare modulo rimescola tutto quanto, perché richiede caratteristiche diverse. Nicolas Viola? Non ho niente contro di lui, guardo il lavoro settimanale. Vale per tutti. Non è un discorso di chiusura nei suoi confronti, è una scelta tecnica. Se si può adattare? Secondo me sì, il lavoro che ha fatto oggi Castiglia lo può fare anche lui”. Da un tecnico all’altro, queste le dichiarazioni di Beppe Iachini: “Questo è stato un bel pareggio. Si sono incontrate due squadre col giusto spirito. La Reggina ha il secondo attacco del campionato e Breda sta facendo un grande lavoro. Noi siamo venuti qui a giocarci la gara a viso aperto. È stata una bella partita. All’inizio avevamo creato 4-5 palle gol in cui potevamo sbloccare il risultato. Noi siamo in fase di costruzione, i primi 20-25 minuti abbiamo fatto bene. Poi abbiamo sbagliato qualche passaggio di troppo. Siamo insieme solo da un paio di settimane, ma lo spirito è quello giusto. Lavoriamo per cercare di crescere. Io penso che noi dobbiamo pensare ad avere una nostra mentalità, a prescindere da come si dispone l’avversario. Atzori? Con lui c’è grande stima, secondo me aveva fatto un gran lavoro, ma non è stato ripagato. Poi se c’è stata qualcosa prima non lo so. Quando acquisiremo la mentalità giusta potremo pensare in grande. Sbavature nella fase difensiva? Se vuoi creare una mentalità propositiva, è chiaro che qualche rischio lo corri. Si tratta di rischi calcolati. I campionati si vincono quando hai un’organizzazione di gioco ben precisa”. Concludiamo con le parole di Andrea Costa, ex amaranto, oggi alla Samp: “Siamo partiti bene, abbiamo fatto i primi venti minuti alla grande. Poi la Reggina ha preso le misure. Quali sono le difficoltà della Samp? Sapete benissimo che avere nomi importanti non conta, lo abbiamo visto qui due anni fa. Iachini ha portato qualcosa di positivo, le prime due partite non sappiamo come abbiamo fatto a non vincerle. Dobbiamo dimostrare qualcosa in più. Se ho trovato la Reggina dello scorso anno? La ricorda molto, una squadra molto aggressiva. Ha un’ottima rosa, soprattutto nel reparto offensivo. Se ci ha sorpreso il modulo? Noi ci eravamo preparati entrambe le soluzioni, sia che giocasse a tre che giocasse a quattro dietro. Atzori? Quando le cose non vanno bene si sa che paga l’allenatore. Noi essendo la Sampdoria le aspettative sono maggiori. La qualità di Atzori, come tecnico e uomo, è indiscutibile. Sicuramente le pressioni erano tante, e questo un po’ l’ha pagato”.
Danilo Mancuso