Taglio dei treni. Orsomarso (PdL): “E’ intollerabile subire decisioni prese in altri posti e che riguardano la vita dei calabresi”

Reggio Calabria. “L’emergenza odierna è la paventata soppressione dei treni-notte a lunga percorrenza da parte di Trenitalia con la motivazione delle minori risorse trasferite dal Governo per il contratto di servizio. Rispetto a questa emergenza, a livello più strettamente tecnico, stiamo dialogando con l’ingegnere Soprano per un intervento che vada a scongiurare il taglio totale dei treni-notte mediante una soluzione che garantirebbe la tratta fino a Roma, nonchè la possibilità di avere tariffe agevolate per chi prosegue verso Nord”. E’ quanto ha reso noto il consigliere regionale con delega ai Trasporti, Fausto Orsomarso (Pdl) che oggi – così come era stato deliberato dall’Assemblea regionale nella seduta del 18 novembre scorso – ha riferito in quarta Commissione sui tagli al trasporto ferroviario. “I presidenti Lombardo e Scopelliti – ha sottolineato Orsomarso – in ragione di una vertenza politica da mettere in campo con il Governo verso Trenitalia, partono dalla consapevolezza che Calabria, Sicilia e l’intero Meridione non possano essere penalizzati adducendo la motivazione dei tagli economici e delle minori risorse a disposizione quando in realtà è da tempo che al Sud non si fanno investimenti economici seri. I presidenti Scopelliti e Lombardo, insieme al sottoscritto che coordina i tavoli tecnici, senza populismo e dichiarazioni ‘in politichese’, incalzeranno il Governo e Trenitalia fino all’ultimo minuto utile affinchè si possano rivedere le ultime decisioni. Chiederemo per il futuro un tavolo tecnico nazionale al quale seggano il Ministero, la Regione ed i sindacati. Non possiamo tollerare, al di là della comprensione della crisi internazionale che investe anche il nostro Paese, di dover sempre subire senza una discussione preventiva, decisioni prese in altri posti e che non riguardano la vita di Moretti (amministratore delegato di Trenitalia) bensì la vita dei calabresi ed il loro diritto alla mobilità”.

 

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