Locri (Reggio Calabria). Appuntamento conclusivo (venerdì 7 dicembre) per il ciclo d’incontri “Ieri Costruttori di rete oggi Testimoni – Volontari che hanno costruito reti di solidarietà”, organizzato in questi mesi in riva allo Stretto dal Centro Servizi al Volontariato Dei Due Mari, in collaborazione con il MoVI. Un percorso che è stato anche occasione per operare una riflessione forte, nell’anno in cui ricorre il 150° anno dell’Unità, su come si è costruito nel tempo un tessuto sociale nazionale e sulle figure di spicco di tale percorso. La vita del padre salesiano Giorgio Pratesi al centro di quest’ultimo incontro, che si svolgerà presso il Centro giovanile salesiano di Locri, con inizio alle ore 17 e sarà aperto dal consigliere del Csv dei Due Mari Francesco Rigitano. Quindi, sono previsti gli interventi di Gianni Novello del movimento “Pax Christi”, del magistrato pugliese Giuseppe Mastropasqua e di Sergio Chistè del Centro salesiano di Locri. Nel corso della tavola rotonda sarà proiettato anche un videomessaggio di monsignor Giancarlo Bregantini, attuale arcivescovo di Campobasso. Don Giorgio Pratesi, è nato a Roma, laureatosi in ingegneria fu ordinato sacerdote a trentaquattro anni, successivamente insegnò a Foggia, Prato e Roma. Nel 1971 scelse di vivere tra i baraccati della capitale e poi a Foggia in una parrocchia di periferia con una comunità di recupero per tossicodipendenti. Gli ultimi suoi 11 anni li ha spesi a Locri nel Centro Giovanile Salesiano. Posto a capo della Commissione diocesana “Giustizia e Pace”, promosse un processo di alfabetizzazione sociale, giovanile e popolare, dell´intero territorio diocesano. Divenne un testimone della lotta alla ‘ndrangheta che sfidò nonostante i due attentati incendiari al salone-teatro del Centro Giovanile Salesiano, perpetrati dopo altrettante manifestazioni per la legalità. Don Giorgio Pratesi è morto a Locri nel 2000.
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