Innamorarsi della persona sbagliata: quante volte abbiamo sentito questa frase. E ci siamo chiesti: com’è possibile. Eppure succede ed è terribile. “E’ un’ossessione che ti fa sentire schiava e insieme regina” dice Lida Baarova, nome d’arte di Ludmilla Babkova, protagonista de “L’amante di Goebbels” di Anna Kanakis (pp. 158 € 16,00) edito da Marsilio. Lida è un’attrice praghese che s’innamora di Joseph Goebbels, potente ministro della propaganda del Reich. Fedelissimo di Hitler tanto da dare ai suoi sei figli nomi che cominciano con h e da suicidarsi con la moglie – dopo aver assassinato i figli – nella Berlino assediata dall’Armata Rosa. Quando Lida incontra Joseph, l’amore esplode: travolgente, forte, impetuoso, senza limiti. Come l’acqua che travolge tutti gli ostacoli. Lei rompe con i vecchi amici che non condividono la sua scelta. Ma Magda Goebbels, la convoca e le propone un patto. Lei Magda sarà la moglie di Joseph e la madre dei suoi figli. Lida un semplice trastullo erotico del marito per i ritagli di tempo. Un’offesa terribile per Lida – già pensava di poter dare un figlio a Joseph – che rifiuta. Ma Magda si rivolge a Hitler. Il capo della polizia di Berlino convoca Lida e le intima di interrompere la relazione e di lasciare la Germania. Lei chiede di vedere Joseph; le è concesso solo una telefonata. Goebbels conferma tutto. Lida torna così a Praga. Anna Kanakis non si limita a raccontare una storia ma scava tra le pieghe più recondite dell’animo della protagonista. Ne descrive i turbamenti, i dolori, le emozioni. Con questo libro si conferma una straordinaria scrittrice e una profonda conoscitrice dei misteri dell’amore e dell’animo femminile.
Tonino Nocera