Lamezia Terme (Catanzaro). Segue nota di Francesco Mancuso, coordinatore cittadinio di Futuro e Libertà per l’Italia.
Ora basta. Il tempo è scaduto per giocare al teatrino della politica. Noi di FLI Lamezia non siamo più disponibili a niente, visto che alle nostre affermazioni responsabili si risponde con ironia. Agli amici di Sinistra Ecologia e Libertà, che partoriscono fantasiose quanto inesistenti strategie politiche secondo loro messe in atto da altri, siamo costretti a ricordare alcune cose. Era la ricorrenza del 1° maggio di quest’anno quando un quotidiano locale titolava a caratteri cubitali una intervista al sindaco Speranza: “Speranza corteggia Talarico”. Rispondendo poi ad una domanda dell’intervistatore che chiedeva quali erano i presupposti del suo “nuovo laboratorio politico” il sindaco diceva: “Vorrei aggiungere che il centrosinistra deve discutere seriamente con il Centro, il Terzo Polo e soprattutto con l’Udc”. Una settimana dopo, solo in seguito a tali dichiarazioni e propositi del sindaco, nel corso dell’incontro chiesto dal Sindaco stesso insieme alla coalizione del centrosinistra, il consigliere di FLI Grandinetti, presente alla riunione insieme al sottoscritto ed al consigliere Benincasa dell’MpA, rilanciava proponendo un tavolo di responsabilità per una soluzione oltre il centrosinistra. La proposta era basata anche su una analisi cruda e realistica delle condizioni critiche in cui versava e versa ancora la città. Abbiamo proposto di lavorare insieme ad una ipotesi di sviluppo e di occupazione seria per i giovani lametini. Come già più volte ribadito, non siamo interessati a poltrone e non vogliamo spodestare il sindaco che la città ha scelto. E quando il circolo SEL sostiene che Grandinetti preme per un cambio di maggioranza mi domando: a quale maggioranza SEL si riferisce? A quella rivendicata dal sindaco in Giunta, con la presenza di Cicione che “ha una formazione completamente diversa dalla sua, radicata nel movimento cattolico e nel pensiero moderato” e dell’assessore Ferrise “culturalmente vicino all’Udc”? Oppure si riferisce a quella numerica del Consiglio comunale che, in seguito alle dinamiche dell’ultimo anno, è totalmente cambiata? Oppure ancora a quella politica di una coalizione in cui il partito di maggioranza relativa, per bocca del suo commissario, afferma che le cose così non vanno e chiede al sindaco un cambiamento di rotta; o infine a quella che ha un consigliere come Aiello che contesta quasi tutto quello che questa Amministrazione fa? Noi abbiamo seri dubbi su questa maggioranza, basterebbe che tutti i consiglieri che appartengono al Terzo Polo si coalizzassero con il centrodestra per far cadere il sindaco. Vorrei dunque dire a SEL che c’è poco da ironizzare sulle cose che noi di FLI andiamo dicendo. Il presidente Fini, nostro riferimento, aveva previsto in tempo quello che sarebbe successo in Italia e, mosso esclusivamente da un alto senso di responsabilità e dall’amore per la nostra nazione, aveva fin dall’anno scorso chiesto all’allora presidente Berlusconi di fare un passo indietro per favorire la nascita di un governo, sia pure con la presenza del centrodestra, di unità nazionale che evitasse all’Italia le conseguenze disastrose che purtroppo poi si sono verificate. A Lamezia, lo sappiamo tutti, la situazione economica e sociale è drammatica: questo è quanto il nostro consigliere Grandinetti va dicendo da tempo e lancia appelli a tutti affinchè si possa lavorare insieme alla risoluzione dei problemi, ma invece di trovare ascolto trova dell’ironia del tutto fuori luogo. Forse non possiamo essere sottosegretari di Monti ma certamente, e con grande umiltà, possiamo affermare di conoscere la realtà del nostro territorio e quali sono i problemi quotidiani che lo affliggono. E’ vero che questo momento è critico, che il Paese rischia di fallire e che la situazione della nostra città è drammatica, ma è proprio per questa consapevolezza che dalla nostra parte partono segnali propositivi di responsabilità e impegno e un accorato appello a lavorare insieme per il bene comune e superare insieme le difficoltà.