Villa San Giovanni (Reggio Calabria). Da Villa San Giovanni, sponda calabra del Ponte sullo Stretto, una forte esortazione a reagire ai continui scippi operati nei confronti del Sud Italia, a lottare per non perdere un’infrastruttura «unica al mondo» e le altre opere e tutti i servizi vitali per lo sviluppo e la crescita non solo della Calabria e della Sicilia, ma di tutto il Meridione e del Paese intero. Chiaro e deciso l’avvertimento lanciato ieri sera dal nutrito parterre istituzionale protagonista della convention dal titolo “Occhi aperti sul Ponte”: «La realizzazione del Ponte sullo Stretto non si può bloccare, e a questo devono aggiungersi strade, ferrovie, voli e il resto», la voce unanime elevatasi nella sala, gremitissima di cittadini e autorità locali, provinciali e regionali calabresi e siciliane, della location che ha ospitato l’iniziativa. Il primo a difendere il Ponte il sindaco di Villa Rocco La Valle. «Non possono – ha detto – farci perdere quest’occasione, un trampolino di lancio per l’economia italiana». Un’infrastruttura «nodale per la trasportistica», ha evidenziato il vicesindaco di Messina Gianfranco Scoglio che sprona gli amministratori dell’Area dello Stretto a «fare sistema». Sulla stessa scia il vicesindaco di Reggio Calabria Demetrio Porcino, che non risparmia qualche stoccata alle «minoranze chiassose e rumorose, contrarie al Ponte per ideologia». Di certo c’è un sindaco del Pd, Domenico Idone, che l’idea del Ponte l’ha tutto sommato accettata, visto che l’opera tocca pure il Comune che amministra, Campo Calabro. A dare manforte ai sostenitori del Ponte anche la parlamentare Lella Golfo, la quale promette il proprio impegno «affinché quest’opera così importante diventi realtà». Al breve discorso dell’avvocato Rosario Infantino è seguito quello, decisamente meno morbido nei confronti dei denigratori del Ponte, di un altro membro del CdA della Stretto di Messina, l’onorevole palermitano Antonio Pappalardo: «Quattro ore e mezzo da Palermo a Villa, la Sicilia non può continuare a restare isolata! Le falsità che si leggono sul Ponte fanno davvero molto male a chi, da anni, lavora con serietà e impegno. Guai a chi ci tocca il Ponte, perché in tal caso – minaccia Pappalardo – smetteremmo di comportarci con garbo e signorilità». A dispetto di un Ponte “tagliato” da più parti, è stato l’ottimismo a caratterizzare la convention, «un’iniziativa che prova la volontà dei nostri territori ad aprire gli occhi sul loro futuro», ha detto il presidente della Provincia di Reggio Giuseppe Raffa. E a quanti esultano per le minacce che giungono in merito alla costruzione della mega opera risponde un altro membro del Cda della Stretto di Messina, Guglielmo Rositani: «Se il Cipe approva il progetto definitivo, a giugno partono i lavori, che finiranno nel 2019. Il Ponte è finanziato per 1 miliardo e 600 milioni di euro dallo Stato, fondi approvati e stanziati, il resto sarà messo dai privati. Un’opera unica al mondo, che porterà crescita e sviluppo. Con la previsione di 40 mila posti di lavoro in 6-7 anni». A decantare le potenzialità del Ponte, infine, il governatore Giuseppe Scopelliti: «La coesione – ha dichiarato il presidente della Giunta regionale – deve rappresentare il punto di forza di una Calabria per troppo tempo divisa. Il nostro fronte di attacco deve essere compatto. Dobbiamo far sentire forte la nostra voce. Il Ponte, un investimento straordinario che metterà in moto l’economia dei territori, è solo una delle battaglie, con strade, autostrade, aeroporti». Intanto la voce di Scopelliti è già stata sentita per quel che riguarda i trasporti ferroviari, con l’ottenimento di «un grande risultato dal tavolo di confronto con il Governo nazionale e Rfi che darà nuove opportunità di rilancio alla linea ferroviaria ionica e a quella tra Lamezia Terme e Catanzaro. Si tratta di due studi di fattibilità a carico di Rfi – ha annunciato a margine della convention sul Ponte – che riguarderanno l’elettrificazione della tratta ferroviaria ionica calabrese e la realizzazione del collegamento ferroviario tra Lamezia Terme e Catanzaro. La Regione, all’interno di questo accordo, ha previsto una somma di 80 milioni di euro per la fascia ionica che saranno investiti, per una parte, per un primo progetto stralcio dell’opera».
Francesca Meduri