Ripongono molta fiducia su Kimi Raikkonen, i vertici del Gruppo Lotus, che dal prossimo anno scenderanno in pista con un nome tutto loro, con la Renault nelle vesti di solo fornitore tecnico. Eppure Raikkonen ha tenuto in apprensione alcuni giorni fa i vertici del team, che si sono quasi visti dinanzi a una storia antica. Infatti, il finlandese neo-acquisto del team inglese ha avuto un incidente mentre gareggiava in Austria con le motoslitte. Fortunatamente per Raikkonen solo una brutta botta alla mano sinistra, niente di lontanamente equiparabile a quanto accaduto a Robert Kubica in febbraio 2011 nel corso del rally di Andora.
“Non ci sono dubbi sul suo talento, credo che sia un grande salto per il team e sarà un reale valore aggiunto per la prossima stagione. Sarà interessante vedere come lavorerà con la squadra e lo sviluppo della monoposto. Ci aspettiamo che faccia del suo meglio, in pista e fuori. Mi aspetto che prenda il suo impegno con il team molto sul serio e faccia tutto quel che può per portarci dei punti” è il primo commento di Dany Bahar, amministratore delegato del Gruppo Lotus. Probabilmente Bahar ha nota la scarsa propensione di Raikkonen a essere uomo squadra, magari avrà chiesto in Ferrari prima dell’ingaggio. Il finlandese, se brilla per velocità pura, altrettanto non può dirsi sulle capacità di sviluppo della vettura, tallone d’Achille già visto in McLaren e Ferrari.
“Non ha preso la decisione di tornare in Formula 1 con leggerezza, vuole lottare per essere davanti”, è stato il commento conclusivo sul sito web del Gruppo Lotus.
Fabiano Polimeni