Reggio Calabria. Nel pomeriggio di ieri, personale della Terza sezione “reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali”, ha tratto in arresto A.G., reggino di 32 anni, in esecuzione dell’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere emessa in data 12 dicembre 2011 dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, in quanto responsabile del reato di atti persecutori, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della convivente M.E.
La ricostruzione operata dal personale della squadra mobile diretta da Renato Cortese, ha delineato un vissuto caratterizzato da un crescendo di vessazioni fisiche e morali subìte dalla persona offesa. La turbolenta convivenza con l’uomo, iniziata nel 2007, è stata contrassegnata da una crescente aggressività dell’arrestato nei confronti della compagna; l’uomo non ha esitato a trattarla come una reclusa, ad aggredirla e controllarla continuamente.
La donna esasperata dai continui maltrattamenti, nel 2008 che è stata inserita in un centro di accoglienza. Tuttavia, raggiunta telefonicamente dal compagno, apparentemente pentitosi delle malefatte, la donna ingenuamente ha ripreso la convivenza con l’uomo, ma appena dopo un mese, le violenze e i maltrattamenti sono ricominciati divenendo veri e propri stupri.
La drammatica vicenda denunciata dalla donna, ha reso necessario l’allontanamento della vittima dall’ambiente e il suo conseguente collocamento in un centro di accoglienza della città. La minuziosa ricostruzione operata da personale della squadra mobile, nonché le ipotesi investigative formulate, sono state pienamente recepite dall’autorità giudiziaria procedente, nell’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere.
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