Processo Eremo 2008. Il dott. Diego Trotta ascoltato sulle investigazioni culminate nella maxi-operazione antidroga

Durante l’intera giornata di ieri, nell’ambito di uno stralcio del Processo “Eremo 2008″, è stato ascoltato dalla I^ Sezione del Tribunale di Reggio Calabria, presieduta dal Giudice Olga Tarzia, il vice questore aggiunto Diego Trotta che ha deposto sugli esiti delle indagini condotte dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile della Questura di Reggio Calabria tra il 2005 ed il 2008 con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.
L’operazione “Eremo 2008” era scattata l’8 aprile del 2010 quando la Polizia di Stato diede esecuzione – in Calabria, Sicilia, Piemonte – all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dott.ssa Adriana Trapani, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Dott. Mario Andrigo della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, a carico di 63 presunti narcotrafficanti, dei 165 (centosessantacinque) denunciati complessivamente dalla Squadra Mobile della Questura.
Il Dott. Trotta ha riferito sugli esiti delle attività d’indagine condotte attraverso presìdi tecnologici, sofisticate intercettazioni ambientali e telefoniche, attività operative di vigilanza ed appostamento – protrattasi ed ulteriormente sviluppatasi sino al 2008, con il coordinamento della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria che aveva, a sua volta, richiesto al gip presso il Tribunale di Reggio Calabria l’applicazione del provvedimento coercitivo a carico di oltre 70 indagati dei 165 denunciati complessivamente dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile.
I reati contestati furono quelli di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, vendita, detenzione, trasporto e cessione illecita di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina e cannabis sativa (hashish e marijuana).
Il Funzionario ha riferito che le investigazioni riguardarono un traffico di sostanze stupefacenti delle indicate tipologie gestito da un’associazione per delinquere – strutturata gerarchicamente e dotata di un ottimo livello di organizzazione e carattere di stabilità – articolata in potenti, abilissime ed agguerrite consorterie criminali di narcotrafficanti – sovente “consorziate” tra loro – prevalentemente operanti tanto nel Capoluogo reggino, quanto nel versante Jonico della sua provincia, con significative proiezioni geografiche nelle province di Cosenza, Messina Torino e Milano. Consorterie criminali dedite al traffico di sostanze stupefacenti.
Come sovente accade, le investigazioni oggetto dell’operazione “Eremo 2008” scaturirono, quasi casualmente, da pregresse investigazioni condotte dalla stessa Squadra Mobile, impegnata a far luce su una serie di attentati dinamitardi e danneggiamenti mediante incendio verificatisi, nel 2003, a cagione di esercizi commerciali ubicati nella zona Nord di Reggio Calabria, e, in particolare, nei quartieri di “Eremo Condera” – primo quartiere, in ordine di tempo, “colpito” da tali attentati che ha costituito motivo ispiratore per la denominazione dell’operazione antidroga, Operazione “Eremo 2008”, appunto – di “San Giovanello”, “Vallone Mariannazzo”, “San Brunello” e “Tre Mulini”.

All’esito di tali investigazioni era stata ben individuata – e disarticolata dalla conseguente emissione di un corposo provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal gip presso il Tribunale di Reggio Calabria – una consorteria criminale di tipo mafioso operante nei “Locali” insistenti negli indicati quartieri, storicamente caratterizzati da un’altissima densità criminale e da un controllo pervicace ed invasivo delle ‘ndrine Audino e, soprattutto, Lo Giudice su ogni attività commerciale ed economica. L’operazione “Eremo” condotta alcuni anni fa.

Alla fine furono eseguite, come ha riferito Trotta, decine di misura in carcere a carico di:

  1. AIELLO Pietro, nato a Reggio Calabria, cl. 80, ivi residente;
  2. BIANCO Giuseppe, inteso “Peppe“, nato a Langenthal (Svizzera), cl. 80, residente ad Africo;
  3. AMATO Pietro, inteso “Roberto” o “Marco”, nato a Locri (R.C.), cl. 85, residente a Careri, fraz. di Natile Nuovo (R.C.);
  4. AMATO Massimo, nato a Locri (R.C.), cl. 79, residente a Careri, fraz. di Natile Nuovo (R.C.);
  5. MARCIANO’ Daniele, nato a Reggio Calabria, cl. 75, ivi residente;
  6. ROMEO Domingo, inteso “Domenico”, nato a Reggio Calabria, cl. 67, ivi residente;
  7. CANNIZZO Giuseppe, intesoPeppe”, nato a Reggio Calabria, cl. 75, ivi residente; (N.B. successivamente prosciolto da ogni accusa)
  8. NICOLÒ Sebastiano, inteso “Seby”, nato a Reggio Calabria, cl. 81, ivi residente;
  9. ASSUMMA Domenico, inteso “Mimmo”, nato a Reggio Calabria, cl. 66, ivi residente;
  10. VARA’ Giuseppe, inteso “Peppe”, nato a Reggio Calabria, in data 28/09/1966 e ivi residente in Vico Vitetta nr. 24, in relazione ai capi A) e B);
  11. CAMPANELLA Emanuele, nato a Reggio Calabria, cl. 86, ivi residente;
  12. GIUFFRE’ Antonino, inteso “Tony”, “Nino” o “Il Barbiere”, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 73, ivi residente;
  13. AGOSTINO Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl. 70, ivi residente;
  14. FERRANTE Vincenzo, nato a Reggio Calabria, cl. 74;
  15. MANDALARI Rocco, inteso Pasquale o “Il Professore”, nato a Reggio Calabria, cl. 63, ivi residente;
  16. FLACHI Antonino, inteso “Nino” o “Il Biondo”, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 71, ivi residente;
  17. ROMEO Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl. 81, ivi residente;
  18. CANALE Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl. 68, ivi residente;
  19. GIUFFRE’ Gianluca, nato a Reggio Calabria, cl. 81, residente a Melito Porto Salvo (R.C.);
  20. RANIERI Domenico, inteso “Mimmo”, nato a Villa San Giovanni, cl. 69, ivi residente;
  21. ZUMBO Adolfo Maurizio, nato a San Lorenzo (R.C.), cl. 70, ivi residente;
  22. VITALE Giuseppe, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 79, residente a Condofuri (R.C.);
  23. CAMPICELLI Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl. 79, ivi residente;
  24. SERGI Michele, inteso “Quello del vino”, nato a Platì (R.C.), cl. 74, ivi residente ;
  25. NASTASI Filippo, inteso “Pippo”, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 67, ivi residente;
  26. PRICOCO Antonino, inteso “Nino”, nato a Reggio Calabria, cl. 74, ivi residente;
  27. FAMILIARI Antonino, nato a Messina, cl. 76, residente a Melito di Porto Salvo (R.C.);
  28. CARBONARO Francesco, nato a Siderno (R.C.), cl. 77, ivi residente;
  29. DATTILO Francesco Mario, nato a Reggio Calabria, cl. 74, ivi residente;
  30. POLIMENI Francesco, nato a Reggio Calabria, cl. 71, ivi residente;
  31. STELLITTANO Fortunato, inteso Nato”, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 65, residente a Lissone (MI);
  32. PARISE Pasquale, nato a Cosenza, cl. 73, ivi residente,;
  33. TAGLIERI Alessandro, nato a Reggio Calabria, cl. 77, ivi residente;
  34. ROMEO Alberto, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 65, residente a Montebello Ionico;
  35. MANGANARO Antonio, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 75, ivi residente;
  36. CARIDI Filippo, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 68, residente a Condofuri (R.C.);
  37. ALATI Salvatore, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 75, ivi residente;
  38. GIAMBOI Annunziato, inteso “Nunzio”, nato a Motta San Giovanni (R.C.) il 15/04/1960, ivi residente;
  39. NUCERA Filippo Lorenzo, inteso “Pippo”, nato a San Lorenzo (R.C.), cl. 59, ivi residente;
  40. PRINCIOTTA Francesco, nato a Messina, cl. 63, ivi residente;
  41. ALATI Francesco, inteso “Ciccio”, nato a Melito di Porto Salvo (R.C.), cl. 82, ivi residente;
  42. REPACI Giuseppe, nato a Campo Calabro (R.C.) cl. 62, ivi residente;
  43. ERRANTE Emanuele, nato a Reggio Calabria, cl. 82, residente a Concorezzo (MI);
  44. CALÙ Carmelo, inteso “Melo”, nato a Reggio Calabria, cl. 75, ivi residente;
  45. MANGANO Angelo, nato a Reggio Calabria, cl. 54, ivi residente;
  46. VIRGARA Luigi, nato a Platì (R.C.), cl. 75, ivi residente;
  47. SABATO Mario, nato a Cosenza, cl. 70, ivi residente;
  48. SABATO Luca, nato a Cosenza, cl. 78, ivi residente;
  49. FIORE Luigi, nato a Cosenza, cl. 77, ivi residente;
  50. PUSTORINO Salvatore, nato a Reggio Calabria, cl. 63, ivi residente;
  51. GIORDANO Giuseppe, nato a Reggio Calabria,cl. 66, ivi residente;
  52. CLEMENO Giorgio, nato a Reggio Calabria, cl. 79 e ivi residente;
  53. NETO Saverio Egidio, intesoRino”, nato a Reggio Calabria, cl. 66, ivi residente;
  54. ROGOLINO Marcello, nato a Reggio Calabria, cl. 68, ivi residente;
  55. PENSABENE Giuseppe, nato a Reggio Calabria, cl. 76, ivi residente;
  56. POLIMENI Davide Carmelo, nato a Reggio Calabria, cl. 74, ivi residente;
  57. GATTO Alessandro, nato a Reggio Calabria, cl. 76, ivi residente;
  58. GANGEMI Giovanni, nato in Reggio Calabria, cl. 81, residente a Calanna(RC);
  59. ROMEO Fabio, nato a Reggio Calabria, cl. 84, ivi residente;
  60. MINNITI Bruno Pasquale, inteso “Giovanni”, nato a Reggio Calabria, cl. 87, ivi residente;
  61. ROMEO Giuseppe Nicola, nato a Reggio Calabria il 08/02/1985, ivi residente in via San Giuseppe nr. 77, in relazione al capo C);
  62. CREA Santo, nato a Melito Porto Salvo (R.C.), cl. 78, residente a ReggioEmilia
  63. MILASI Daniel, nato a Reggio Calabria, cl. 82, ivi residente.

A proposito dello spessore e della caratura criminale degli indagati, alcuni di essi si sono rivelati organici, ovvero “espressione”, di consorterie mafiose radicate a Reggio Calabria (‘ndrina Lo Giudice e ‘ndrina Tegano) e nel versante Jonico della provincia (‘ndrina Iamonte), egemoni, rispettivamente, nei “Locali” di ‘ndrangheta di Eremo Condera, San Giovanello, Vallone Mariannazzo, San Brunello, Tre Mulini ed Archi di Reggio Calabria, di Melito Porto Salvo (R.C.), Palizzi (R.C.) e Condofuri (R.C.), centri della Locride storicamente ad altissima densità criminale.
Basti pensare che l’indagato Polimeni Davide Carmelo è il cognato del boss Pasquale Tegano, ex super latitante già tratto in arresto anni fa e capo dell’omonima cosca operante ad Archi. Si tratta dello stesso personaggio che sarebbe stato arrestato, il Polimeni, nell’ambito dell’operazione “Agathos” contro la ‘ndrina Tegano.

Il Dott. Trotta, infine, ha illustrato al Collegio Penale presieduto dal Giudice Tarzia come il materiale probatorio fosse costituito prevalentemente, da intercettazioni telefoniche ed ambientali, oltre che dai paralleli servizi di sorveglianza e verifica effettuati dalla Squadra Mobile in più circostanze, nonché da alcuni sequestri di sostanze stupefacenti e da arresti in flagranza di narcotrafficanti, promotori delle consorterie indagate, spacciatori e corrieri. Come in tutte le operazioni antidroga, anche in questa indagine del 2008 si è rilevato come trafficanti, pushers e gregari inseriti nelle organizzazioni criminali utilizzassero linguaggi criptici, con l’uso di termini fantasiosi come ”DUE CHIAVI”, “DUE PALLONI, UNO DA BASEBALL, UNO DA TENNIS”,  “QUEL CD CHE TI HO DATO IERI, LO STESSO DI IERI”, “IL CERTIFICATO”,VEDI CHE SIAMO TRE SIAMO, CHE ANDIAMO A BERE, HAI CAPITO O NO?”, DUE….CUGINI”, “DUE RAGAZZI”,VEDI CHE SIAMO VENTI PERSONE”, “IL CARRELLO DELLA MOTO”, “MOTORINO”,“SENTI UNA COSA! QUEL GEL NON TI DIMENTICARE DI PORTARLO! A POSTO DEL TUBETTO PICCOLO DI TRENTA, PORTAMELO DI CINQUANTA PER FAVORE”, “BISCOTTI”, “VINO”, “CAPOCOLLI”, “DUE CAGNOLINI”, “QUATTRO GATTINI”, “QUATTRO PECORELLE”, “MAGLIETTA”, “QUELLA COSA”, “TRE CHILI DI…COSTARDELLE”, “SIAMO UNA DECINA, HO PRENOTATO DIECI TAVOLI”, “QUATTRO TAVOLI”, “VENTI EURO DI BENZINA”, “CENA A BASE DI CARNE ARGENTINA”, “DUE DISCHI”, UN PAIO DI LATTONI DI PITTURA” etc. o espressioni utilizzate per indicare la disponibilità, la qualità o quantità di droga oggetto delle conversazioni quali “VENIAMO A TROVARVI”, “… A PRENDERCI UN CAFFÈ …”, “EH, LO STESSO FATTO DI IERI?”, “SI, LO STESSO FATTO DI AVANTI IERI, MUOVITI!”, “FAI AL SOLITO, COMUNQUE”, “..ALLORA, COME ERAVAMO RIMASTI. HAI CAPITO?”, “IL TELEFONO SOTTO CARICA”, “MANGIARE IL PESCE”, “CI PORTERA’ LUI A PESCA?”, “IO NON HO PROBLEMI”, ”PORTAMI QUEL CERTIFICATO <BELLU E PULITU> CHE SONO CON UN AMICO, IO.”, SI. VIENI … VIENI E PORTA” – PORTO, STO VENENDO”, “AL SOLITO VERO?-“ SI, SI”, I SOLITI 25 GIORNI”, “VENGO E MI FACCIO LA BARBA”, “ANDIAMO A MANGIARE”, PASSO A FARTI GLI AUGURI..PURE” o talvolta, più esplicitamente, “TI HO PORTATO DUE PANETTI”, “PIETRO, TUTTO A POSTO. APPENA TE LA PRENDI MI CHIAMI. E’ BUONISSIMA”, “SE E’ COME QUELLA LA’ CHE MI HAI PORTATO L’ALTRA VOLTA NON ME LA PRENDO”, GIANNI! QUESTA QUA E’ FENOMENALE!”, “SEMPRE PER LO STESSO DISCORSO, ALLORA”, “UNA PANETTA DI DUE E CINQUANTA”, “COMPRIAMO SE…VA BENE”, “UNA STORIA ME LA TROVI?”, “MA COME SEI?”, “IO SONO A POSTO!”,“ALLORA VIENI STASERA E PORTA QUALCOSA DAI!”, “DEVO SBRIGLIARE … DEVO SBRIGLIARE I PACCHI! VALIGIE, CAPICOLLI!”,MA STESERA MI PORTI UN PAIO DI CORDE DI SALSICCIA SI?e così via che solo, apparentemente, conferivano congruità logica ai dialoghi, che furono disvelati dai Poliziotti nella loro reale ed effettiva finalità da alcuni altri dialoghi o da obiettivi riscontri acquisiti da attività sul territorio, sequestri, arresti, pedinamenti.

GLI ARRESTI IN FLAGRANZA

Nel corso delle lunghe ed impegnative investigazioni, la Sezione Narcotici della Squadra Mobile, per come ha illustrato Diego Trotta nel corso delle udienze, ha tratto in arresto, in flagranza di reato, ovvero deferito in stato di libertà, per trasporto, cessione o detenzione illecita di droga, alcuni degli indagati poi colpiti dal successivo provvedimento cautelare, esattamente 6.
Tra costoro, numerosi furono raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare eseguita in esito all’Operazione “Eremo 2008” e, quindi, nuovamente tratti in arresto nell’aprile di tre anni fa.
Tali arresti – effettuati nel biennio 2004/2005 – costituirono, da un lato, un prezioso riscontro probatorio alle investigazioni e, dall’altro, un già tangibile ed efficace strumento di contrasto al dilagante ed allarmante fenomeno del traffico e dello spaccio di droga in Città ed in Provincia.

In particolare:

Il processo riprenderà il 15 febbraio del 2012 e l’escussione del Dott. Trotta durerà almeno altre due udienze.

 

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