Reggio Calabria. “Un’occasione di confronto approfondito che si è rivelata molto utile, sia per mettere a punto iniziative immediate, al fine di affrontare gli aspetti più urgenti legati alla corresponsione degli stipendi arretrati a centinaia di lavoratori, sia per predisporre un percorso di prospettiva, legato strettamente ai nuovi assetti istituzionali e ai processi di riforma”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico ha concluso nel primo pomeriggio i lavori della Conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari, riunita oggi nell’Aula “Giuditta Levato” per incontrare una folta delegazione dei presidenti delle Comunità montane di tutta la regione e dei rappresentati sindacali di categoria. “Abbiamo lavorato concretamente – ha sottolineato Talarico – in un clima positivo di collaborazione nel quale sia i rappresentanti dei gruppi di maggioranza che quelli dell’opposizione hanno responsabilmente affrontato una questione che è complessa e di notevole respiro e presenta sia aspetti di competenza regionale che nazionale”. Nel corso dell’incontro a Palazzo Campanella la questione-Comunità montane è stata sviscerata in tutti i suoi aspetti: istituzionali, sociali, territoriali e nelle implicazioni idrogeologiche e relative alla stessa tenuta del suolo nelle aree interne della regione. Particolare attenzione è stata rivolta dagli intervenuti (Vincenzo Mazzei, Presidente dell’Uncem-Calabria, Giuseppe Ferraro, Cgil-Funzione pubblica, Nino Micari, presidente della Comunità montana dello Stretto, Riccardo Benvenuto, presidente della Comunità montana di Verbicaro) alla soppressione del fondo di oltre 8 milioni di euro destinato al pagamento degli stipendi del personale ma anche alle prospettive – decisamente contrastate – di un possibile destino comune con le soluzioni che si profilano per l’Afor e e l’Arssa. Dagli interventi dei capigruppo consiliari (Giuseppe Bova-Gruppo Misto, Sandro Principe-Pd, Luigi Fedele-Pdl e Agazio Loiero-Autonomia e Diritti) è emerso l’impegno ad affrontare positivamente la questione sul tappeto fin dalla prossima seduta consiliare dei lunedì 19. Si è registrata, infatti, totale convergenza sulla necessità di approvare in Aula un ordine del giorno unitario rivolto al Governo nazionale perchè siano resi disponibili i fondi vincolati destinati alle Comunità montane calabresi. Nella sessione di bilancio in corso, inoltre, pur nel quadro evidenziato delle scarse risorse disponibili, c’è l’impegno a reperire fondi (oltre otto milioni), nella fase attuale o in occasione dell’assestamento, per far fronte alla mole di arretrati di stipendi non pagati. E c’è un impegno concreto anche per le questioni più di fondo e di prospettiva: si lavorerà sui nuovi assetti istituzionali (la nuova legge sull’unione dei comuni che dovrebbe, tra l’altro, superare l’estrema frammentazione che caratterizza i municipi calabresi, specie nelle aree interne). Nella certezza che, comunque – com’è stato affermato a chiare lettere – non basta cambiare il nome alle cose ma occorre un impegno straordinario per pervenire, entro marzo prossimo, a soluzioni praticabili, il più possibile condivise. Hanno partecipato ai lavori anche i capigruppo: Alfonso Dattolo (Udc); Giovanni Bilardi (Scopelliti Presidente); Vincenzo Ciconte (Progetto democratico); Giulio Serra (Insieme per la Calabria) ed Emilio De Masi (Italia dei Valori).