Spezzano della Sila. Non è di Rina Pennetti il cadavere rinvenuto a Roma

Spezzano della Sila (Cosenza). Non è di Rina Pennetti, la donna di Spezzano della Sila di cui si sono perse le tracce a Rende il 6 ottobre di due anni fa, il corpo senza vita e deturpato di una ragazza rinvenuto nell’area dell’Ardeatina. E’ questo l’esito del confronto tra i codici genetici che ha nuovamente dato fiato alle speranze della famiglia di Rina Pennetti. La sorella, Alba, in vista dell’imminente ricorrenza del Natale, ha messo nero su bianco una lettera in cui, scrive: “Mi rivolgo a te con la speranza che tu, in un modo o nell’altro, possa ascoltare queste mie parole, quello che ho da dirti: mi manchi, mi manca l’essenza di te, quello che rappresenti, l’odore di nostra madre, di questo non restavi che tu. Mi manca il tuo sorriso, le tue frivolezze che rendevano leggera la mia vita. Io vorrei che tu fossi viva e che volontariamente abbia deciso di andare via per motivi che sappiamo fin troppo bene e per i quali non me la sento di darti colpa. Eri rimasta da sola  ed io non sono bastata a colmare la tua solitudine, non ti ho saputo aiutare, ma credimi, io c’è l’ho messa tutta. Se tu mi ascolti sappi che ti perdono per avermi fatto soffrire così. Ti perdono e ti bacio la mano per aver avuto la forza di fare questo. A volte l’unica cosa che resta da fare per salvare se stessi è andarsene ed io vorrei che tu lo avessi fatto. Se sei ancora viva, ti prego, chiamami. Non ti dico torna, anche se è la cosa che desidero di più, ma almeno chiamami, ti prego”.

 

 

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