Qualche ora. E’ stato il tempo che Mercedes ha atteso prima di rendere pubblico quel che già era sotto gli occhi degli appassionati. Un forum tedesco aveva svelato in anteprima le foto della nuova Mercedes SL, non si sa a questo punto quanto all’insaputa della casa di Stoccarda. Adesso, oltre alle immagini abbiamo anche i dettagli più succulenti, quelli che riguardano le motorizzazioni disponibili sulla SL. Si parte con il 3.5 litri V6 da 302 cavalli e 370 Nm di coppia massima, in grado di accelerare da zero a cento in 5″9 con percorrenze dichiarate quantomai parche: 6,8 litri per 100 chilometri nel ciclo misto. Ci sembra fantascienza, dati buoni per i cicli di guida da “laboratorio”, non certo per l’utilizzo reale della Mercedes SL. Se qualcuno, poi, non si accontenta, c’è l’opzione più sportiva: la SL 500. Otto cilindri a V, quattro litri e settecento centimetri cubi di cilindrata, newtonmetri a volontà che, aiutati dal doppio turbocompressore, arrivano a 699. I cavalli, invece, sono 429, quanto basta per abbattere la soglia psicologica del 5″ nello scatto da fermo: per l’esattezza 4″6. Nelle scorse settimane, di questa nuova Mercedes SL, l’accento era stato posto in maniera decisa sulla cura dimagrante che aveva interessato la coupè-cabrio. Mediamente 110 chili in meno rispetto al vecchio modello. Lavoro reso possibile grazie al telaio in alluminio, con solo alcuni punti in acciaio ad alta resistenza. Hanno contribuito anche dettagli più “sottili” a questo abbassamento della lancetta della bilancia, come il tetto in metallo, ripiegabile, che adotta un telaio in magnesio e ha permesso un risparmio di 6 chilogrammi. Sarà disponibile come optional anche il Magic Sky Control, già visto sulla Slk è un tetto in vetro in grado di oscurarsi su più livelli, passando dall’effetto “tetto chiuso” a quello di completa trasparenza.
E’ diversa, profondamente, rispetto alla versione che andrà a sostituire presumibilmente sul finire del prossimo anno. In particolare, cambia il frontale. Si uniforma alle linee già anticipate dalla Slk, mentre il taglio con la vecchia generazione di SL è netto. I gruppi ottici adesso appaiono meglio integrati nel complesso del muso, hanno una forma più regolare e ampi. Modifiche anche alla calandra, che accoglie il grande badge della casa di Stoccarda, ma adesso con un andamento più verticale rispetto al terreno, abbandonando il profilo più inclinato e raccordato con il cofano del passato. Convince la Mercedes SL vista così, appaiono quasi dettagli minori, infine, le due strisce di led collocate su due profili ai margini del paraurti, in corrispondenza delle prese d’aria dei freni. Invariato, grossomodo, sia il cofano che mantiene le due venature longitudinali, che la parte centrale inferiore del paraurti.
La fiancata amplifica la vocazione sportiva, ampliando la grandezza dello sfogo d’aria dietro le ruote anteriori, dal quale nasce una scalfatura netta che percorre tutta la portiera intercettando la maniglia. E’ più dinamica e alleggerisce la visione di profilo. Dove cede il passo alla classe ed eleganza la nuova SL, è al posteriore. I gruppi ottici vogliono dare un tocco di raffinatezza senza eccessi, come anche il terzo volume, molto lineare e raccordato alla perfezione con il tre quarti posteriore.
Fabiano Polimeni