Soverato (Catanzaro). L’imprenditore 43enne Francesco Chiodo, ricercato nel contesto dell’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e sfociata nei fermi eseguiti ieri, si è costituito ai Carabinieri della Compagnia di Soverato. Accusato di associazione per delinquere di stampo mafioso, Chiodo avrebbe intrattenuto fino a quattro anni fa rapporti d’affari con i personaggi al vertice del clan Sia-Procopio-Tripodi in relazione a svariati lavori che interessano il settore edile e il movimento terra. Sono, quindi, stati eseguiti 15 dei 18 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro nei confronti di altrettante persone accusate di essere appartenenti alle cosche del Soveratese.
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