L’Aquila. I militari del Gico della Guardia di Finanza dell’Aquila e gli agenti di Polizia della sezione Criminalità organizzata della Squadra Mobile della locale Questura hanno arrestato all’alba di oggi quattro soggetti sospettati di aver favorito l’infiltrazione del clan Caridi-Zindato-Borghetto, organico alla cosca Libri di Reggio Calabria. Le persone tratte in arresto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione denominata “Lypas”, come una delle imprese edili accusate di essere legate alla ‘ndrangheta, sono il 34enne di L’Aquila, B.S. e tre reggini: il 38enne V.M.; il 45enne V.A. e I.F.,58 anni. L’inchiesta, diretta dal Procuratore della Repubblica Alfredo Rossigni e dal sostituto procuratore Fabio Picuti, ha avuto inizio due anni fa e si è concentrata sugli appetiti del clan Caridi-Zindato-Borghetto per le opere di ristrutturazione delle abitazioni di L’Aquila danneggiate dal terremoto.
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