Melito. Processo sul caso Nicolas Umbaca: condannati i ginecologi

Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). Oggi il Tribunale di Reggio Calabria – Sezione staccata di Melito di Porto Salvo ha pronunciato sentenza di condanna, a seguito di giudizio abbreviato, nei confronti dei dottori Pasquale Baccellieri  (un anno di reclusione) e Giuseppe Santoro (otto mesi di reclusione), entrambi operativi presso l’Unità di Ostetricia e Ginecologia del Presidio Ospedaliero “Tiberio Evoli” di Melito di Porto Salvo, entrambi imputati del reato di lesioni colpose gravissime di cui è stato vittima il piccolo Nicolas Umbaca al momento della nascita. Il processo trae origine dalle denunce presentate alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria dai genitori del piccolo Nicolas assistiti dagli avvocati Armando Veneto e Ferdinando Parisi nei giorni successivi al parto. Secondo la ricostruzione effettuata dai periti nominati dal giudice (dottor Scortecci) e da sempre sostenuta dal collegio difensivo delle parti civili – formato oltre che dagli avvocati Veneto e Parisi anche dagli avvocati Rita Fenio e Vladimir Solano – le erronee manovre effettuate dai sanitari hanno provocato delle lesioni di gravissima entità che oggi costringono Nicolas ad una vita alla stato vegetativo. Un processo infinito che ha visto contrapporsi in sette anni le persone offese agli imputati ed, in alcuni momenti, anche alla pubblica accusa – rappresentata prima dalla Procura della Repubblica e poi, a seguito di avocazione dalla Procura Generale – che ben due volte aveva richiesto l’archiviazione del procedimento, non ritenendo sussistenti gli estremi di reato. La tenacia dei difensori, affiancati da professionisti della medicina legale di chiara fama, ha consentito che si giungesse alla celebrazione del giudizio ed alla conseguente condanna dei due sanitari. Sono state accolte solo parzialmente le richieste della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria (rappresentata dal dottor Ezio Arcadi), il quale aveva richiesto la pena di anni uno di reclusione per entrambi i sanitari. Grande la soddisfazione dei genitori di Nicolas e di tutti i familiari, i quali, nonostante le gravi anomalie che hanno caratterizzato il processo, non hanno mai smesso di credere nella Giustizia.

 

 

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